Vola fuori pista e muore

A Bellamonte vittima un 27enne cremonese. Fatale l’impatto contro un albero


di Luca Marognoli


BELLAMONTE. Strisce bianche nei prati. Lo scenario alpino di questi primi giorni dell’anno è quello, anomalo, di un inverno senza neve. A produrla - e di ottima qualità afferma chi l’ha “testata” - non è la natura ma sono gli uomini, che riescono a rendere sciabili anche i prati più secchi. Macchine di grande potenza ed efficienza, tanto da garantire una sciabilità pressoché totale, che consente anche di compiere regolarmente il Sellaronda, il celebre giro dei quattro passi dolomitici ai confini fra Trentino, Alto Adige e Veneto.

Non bisogna però dimenticare che fuori da quelle lingue bianche si torna all’erba e alla terra dei sentieri di montagna. È lì, in quella terra pietrosa e polverosa, che è finita la discesa di un giovane sciatore lombardo, morto ieri mattina in val di Fiemme dopo avere perso il controllo degli sci ed essersi schiantato fuori pista.

La vittima è Irvano Stombelli, 27 anni, originario di Bergamo ma residente a Vailate, in provincia di Cremona: come le migliaia di sciatori che affollano sotto le festività le piste trentine, era in vacanza in val di Fiemme con un’amica, che scendeva assieme a lui, e altri conoscenti.

Il dramma si consuma attorno alle 10.30, nella ski area di Bellamonte - Alpe Lusia. Il ragazzo affronta la pista Zirmes, classificata di media difficoltà (colore blu) e lunga circa tre chilometri: il tempo è ottimo, c’è il sole e ci sono tutti i presupposti per un’intera giornata di slalom e serpentine. Qualcosa però non va per il verso giusto: nella parte finale della pista, Stombelli prende velocità, si avvicina al bordo ma non riesce a correggere la traiettoria. Secondo una prima ricostruzione della dinamica, fa un volo di quattro metri andando a sbattere contro un albero dopo essere rovinato in una pietraia.

Un impatto che non avrebbe avuto testimoni diretti, ma che è risultato fatale per lo sciatore lombardo, che pure indossava il casco.

A prestargli le prime cure un gruppo di militari della Scuola alpina di Predazzo, impegnati nella zona per un’attività di allenamento di alcuni ragazzini. Si sono prodigati nei tentativi di rianimazione, fino all’arrivo dell’elisoccorso, il Pelikan del 118 di Bolzano, con un medico rianimatore a bordo. L’intervento tuttavia si è verificato vano: troppo gravi i traumi riportati dal giovane.

I rilievi sono stati compiuti dagli agenti della polizia di Stato che svolgono il servizio di sicurezza e soccorso in montagna in questa zona. Del fatto è stata data notizia anche alla Procura, ma non risulta allo stato attuale l’apertura di un’indagine. Si propende per una fatalità.

Quello di ieri è il primo incidente mortale del 2017 sulle piste del Trentino.













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