Viaggi dello shopping, i provinciali all'Ikea

Pullman a Innsbruck, Brescia e Padova. Cunego (Consumatori): apra anche qui



TRENTO. Se la montagna non va a Maometto, Maometto va alla montagna. E se Ikea non sbarca a Trento, i trentini sbarcano all'Ikea. Brescia, Padova, Innsbruck: i punti vendita del colosso svedese sono tutti a due-tre ore di automobile dalla nostra città. E sono tantissimi i trentini che, almeno una volta all'anno, partono alla volta di una di queste destinazioni per una gita fuori porta. Attirati però non da musei, monumenti o bellezze naturalistiche. No, gli obiettivi sono ben altri. Sono sedie, tavoli, librerie, mobili insomma anche non di piccole dimensioni. E per chi non se la sente di affrontare l'impegno, una volta a casa, del montaggio con le proprie mani, ecco pupazzetti, cuscini, gadget e soprammobili di ogni tipo, per non restare a mani vuote lasciandosi alle spalle gli scaffali.

Qualche anno fa, l'agenzia di viaggi Globetrotter pensò bene di organizzare una gita domenicale in pullman all'Ikea di Brescia, con tanto di guida. Partenza alle 8 in punto di mattina da piazza Dante, per avere l'intera giornata a disposizione per lo shopping. Risultato: tutto esaurito e ritorno con il portabagagli stipato di sacchetti con il marchio gialloblù e scatole imballate di ogni tipo. Pensate: ci fu addirittura chi tornò a Trento con tanto di divano letto. Era in vendita in offerta a 149 euro: un'occasione da non perdere.

La gita in pullman all'Ikea è ormai una tradizione anche per il Circolo dipendenti della Provincia. Proprio oggi il consiglio direttivo guidato dalla presidente Sabrina Camin si ritroverà per stilare il programma delle iniziative per il 2012: viaggi, gite, ma anche corsi e attività sportive. E tutto lascia prevedere che anche quest'anno si bisseranno le due uscite a Brescia e Innsbruck effettuate lo scorso anno con grande successo, senza appoggiarsi ad agenzie: il pullman affittato da autotrasportatori privati era infatti pieno in entrambe le occasioni. «Si tratta di viaggi in cui visitiamo le città, anche con scopi culturali - spiega - non andiamo solo per fare shopping. Ma il fatto che ci sia l'Ikea è una possibilità in più». Che a Trento non c'è, benché da tempo si parli di un possibile sbarco del colosso svedese in città. Si è parlato di uno spazio in zona interporto, ma sembra che tutto si sia bloccato per il prezzo, troppo elevato, richiesto per l'area dove potrebbe sorgere. Senza contare i vincoli della legge Olivi sul commercio, che di fatto ha chiuso le porte ai grandi centri commerciali.

«Ma oltre ai pullman ci sono anche tutti quei trentini che vanno all'Ikea con le proprie auto - spiega Paolo Cunego, del Comitato consumatori - e per ogni acquisto che fanno sono soldi che escono dal Trentino, che potrebbero invece restare qui con le tasse se Ikea aprisse a Trento». E non credo, Cunego, che sarebbe un anno per gli artigiani locali: «Si tratta di tipologie commerciali diverse che possono tranquillamente coesistere. Ikea non è il negozio adatto per chi vuole arredare la propria casa in un certo modo, magari avendo bisogno di una cucina o di un salotto fatto su misura. E uno sbarco di Ikea, che così coprirebbe anche la valle dell'Adige, creerebbe anche tanti posti di lavoro».













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