Via libera al comune Alta Val di Non

Referendum per la fusione: a Fondo e Malosco stravince il sì. Anche Castelfondo è favorevole, ma con meno convinzione


di Giacomo Eccher


ALTA VAL DI NON. Piaccia o no ai vicini, dal 2020 nascerà il comune Alta Val di Non. Questo l'esito del referendum a Fondo, Malosco e Castelfondo che si fonderanno, con una legge istitutiva ad hoc di competenza regionale, nel nuovo ente con capoluogo Fondo. Se a Fondo e Malosco, l'esito appariva quasi scontato perché ufficialmente non si erano palesate voci contrarie, lo stesso non si può dire per Castelfondo dove il sindaco, Oscar Piazzi, e la sua maggioranza, si erano apertamente pronunciati per il no e sono stati sonoramente battuti. Tornando al referendum, a Malosco il sì ha letteralmente stravinto con 158 voti 27 no, una scheda bianca e zero nulle. Da sottolineare l'affluenza superiore al 64,5% poco più di due punti in meno rispetto al referendum del 22 maggio, quando in ballo c'era il progetto di un nuovo comune a quattro con Fondo, Castelfondo e Ruffré Mendola, consultazione poi fallita per i 3 voti di scarto tra no e sì nel paese dei masi. A Fondo l'esito è stato addirittura plebiscitario con quasi il 97 % di favorevoli e un’affluenza di poco superiore al 55%, la stessa di maggio. La sorpresa, se tale può essere definita perché in realtà l'elettorato si è dimostrato coerente con la prima consultazione anche se il progetto di fusione stavolta era diverso, a Castelfondo dove l'afflusso al voto è stato massiccio (75,11% di votanti contro il 65,16% di maggio) con una prevalenza di sì (204) contro solo 139 no. Una vittoria della minoranza guidata da Luigi Marchetti che, a differenza del sindaco Piazzi si è sempre coerentemente espresso per Fondo e Malosco. “Castelfondo ha confermato per la terza volta la volontà di unirsi a Fondo e Malosco” - commenta Marchetti citando il risultato, oltre che del referendum, dello scorso maggio, anche della consultazione informale indetta autonomamente dell'amministrazione comunale quando c'era da scegliere tra la Terza Sponda (Cloz e Brez) o l'Alta Val di Non. “Ma non è una vittoria della minoranza, ma piuttosto di Castelfondo, dei suoi abitanti, e del buon senso”.

Nessun commento dal sindaco Piazzi, irraggiungibile, che adesso dovrà gestire una situazione subita e fieramente avversata, e vedremo gli sviluppi perché non sono escluse le dimissioni anche se la minoranza non pare intenzionata a chiederle. Sull'esito del voto a Fondo il sindaco Daniele Graziadei era invece assolutamente tranquillo, ma non si aspettava una così alta percentuale di favorevoli. "Un risultato che ci stimola a lavorare subito per organizzare ed armonizzare i servizi dei tre comuni”. “Benvenuto comune Alta Val di Non” - il commento del sindaco di Malosco Walter Clauser, che vede coronato un percorso iniziato due anni fa, quando nel suo comune, per tra voti di scarto tra sì e no, era naufragato il progetto di fusione a cinque tra appunto Malosco, Cavareno, Romeno, Ronzone e Sarnonico che formavano (e formano tutt'ora) l'Unione Alta Anaunia.













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