Val Nambino e monte Casale due incidenti per l’elisoccorso

TRENTO. Una nuvola di neve finissima aveva avvolto l’elisoccorso chiamato in val Nambino per soccorrere uno scialpinista. «Whiteout» in gergo ed è l’incubo bianco: non si vede più nulla, non ci sono...



TRENTO. Una nuvola di neve finissima aveva avvolto l’elisoccorso chiamato in val Nambino per soccorrere uno scialpinista. «Whiteout» in gergo ed è l’incubo bianco: non si vede più nulla, non ci sono punti di riferimento. Un incubo bianco che ha fatto schiantare a terra il mezzo di soccorso mentre stava calando a terra gli uomini del soccorso alpino. Era il 5 marzo quando parte dal richiesta d’aiuto dall’ Agusta AW139. Sette le persone a bordo fra pilota, tecnici, sanitari. Tutti feriti (il rianimatore Matteo Zucco è stato anche operato) ma tutti salvi. E l’abbraccio al nucleo, al rientro alla base, era stato liberatorio. Il 7 ottobre un altro incidente per l’elisoccorso. Durante un intervento sul monte Casale la pala dell'Agusta Westland 139 tocca la parete di roccia e si scheggia. Il mezzo viene fatto rientrare alla base senza ulteriori conseguenze.













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