Il ritratto 

Uomo aperto con l’hobby del coach aziendale

BOLZANO. Alla sua professione “ufficiale”, Daniele Mosca affiancava quella di coach aziendale. «Ho conosciuto Daniele dieci anni fa – spiega Loner – Abbiamo iniziato a frequentarci quando lui era un...



BOLZANO. Alla sua professione “ufficiale”, Daniele Mosca affiancava quella di coach aziendale. «Ho conosciuto Daniele dieci anni fa – spiega Loner – Abbiamo iniziato a frequentarci quando lui era un dirigente della piccola azienda per cui lavorava e io ero il coach nella stessa azienda. Da lì, ci siamo frequentati esternamente al percorso di lavoro e lui, nel frattempo, era diventato un coach professionista e un collega. Da una parte era dirigente e dall’altra era coach nell’ambito del business e dello sport. Da cliente a coach eravamo diventati colleghi e ci confrontavamo sullo sviluppo dell’Aicp, l’associazione italiana coach professionisti, ma anche su metodologie di lavoro. Definirlo un collega sarebbe davvero riduttivo – spiega Loner con la voce rotta dalla commozione – ma sarebbe riduttivo definirlo anche un semplice amico. Eravamo entrambe le cose e molto molto di più». Mosca era stato per tre anni responsabile del coaching club Trentino Alto Adige e ora era nella dirigenza. «Quest’anno – spiega Loner – era vice presidente dell’associazione ed è stato la persona che ha dato più impulso e movimento all’iniziativa e in quest’ultimo anno s’era speso tantissimo. Organizzava eventi, anche in alto adige e ce n’era uno in programma nelle prossime settimane».













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