il caso

Un orso trovato morto sulla Paganella

La carcassa già smembrata da altri predatori. Potrebbe essere un cucciolo, forse investito mentre attraversava un sentiero


di Gianpaolo Tessari


TRENTO. Giallo sulla morte di un orso: l’animale è stato rinvenuto sull’altipiano della Paganella e il decesso risalirebbe all’incirca al periodo dell’abbattimento della sfortunata KJ2, ovvero più o meno a tre settimane fa.

Sul ritrovamento del plantigrado morto si è deciso di mantenere un bassissimo profilo, per non dire il silenzio assoluto, proprio perché le parole morte/orso sono ormai evocatrici di processi social di estrema virulenza.

Ma ecco quello che si sa, lasciando poi ad ognuno le proprie conclusioni. L’orso è stato trovato da un gruppo di escursionisti in una zona boschiva, piuttosto impervia, ma non troppo distante da Fai: la carcassa aveva già ricevuto le attenzioni di altri predatori che, dell’animale morto, avevano fatto banchetto. In altre parole era stato smembrato: quello che si è riusciti a capire è che si trattava di un orso di taglia contenuta. Un cucciolone o una femmina non tanto grande.

Ma come e’ morto? L’ unico vero problema della Forestale era quello di essere certi che la bestia non fosse stata uccisa con il classico colpo a pallettoni che viene usato per gli animali di grossa taglia, come orsi e cinghiali, visto che l’abbattimento dei plantigradi da parte di bracconieri - che pure si è già verificato negli ultimi anni in val di Non - è un reato.

L’ispezione della carcassa non ha portato alla luce la presenza di pallettoni e dunque viene esclusa questa possibilità. Le cattive condizioni di conservazione dell’orso non hanno permesso ai tecnici di eseguire quegli esami istologici che avrebbero consentito di verificare se l’animale potesse aver ingerito sostanze velenose.

Ma vi è un particolare che potrebbe svelare quello che è accaduto nei boschi dell’altipiano: la carcassa dell’orso è stata trovata non lontana da un sentiero che sarebbe percorribile anche da automezzi adatti al fuoristrada.

Quello che si può ipotizzare è che l’orso abbia attraversato la strada mentre una jeep stava passando: a parziale conferma ci sarebbe una presenza di fratture costali di una certa importanza, compatibili in altre parole con un investimento da parte di un automezzo. A quel punto il guidatore, accortosi dell’ accaduto, si sarebbe dileguato, lasciando la carcassa sul ciglio del sentiero.

Attenzione: orsi ne muoiono e ne sono sempre morti, anche per cause naturali o malattie ed è questa selezione che mantiene comunque entro certi numeri la popolazione dei plantigradi che, assicurano gli esperti, in Trentino si è stabilizzata attorno alle 50-60 unità. I cuccioli sono più delicati e, per certi versi, imprudenti. Anche il loro ambiente, il bosco, pur privo di predatori naturali, può risultare molto pericoloso. In certi casi persino fatale.













Scuola & Ricerca

In primo piano