Un cortometraggio contro il gioco d’azzardo

Presentato «Diario di una trappola» di Lucio Gardin: ecco come le slot machine ci possono rovinare



TRENTO. Se informarsi in modo tradizionale non basta, contro la ludopatia ora c'è un cortometraggio che spiega come il gioco d'azzardo all'eccesso possa rovinare. Si chiama “Diario di una trappola”, dell'attore Lucio Gardin, e in Trentino si rivolge alle associazioni che si occupano di ludopatia e sarà diffuso anche in Internet. Parteciperà inoltre ai festival dedicati ai cortometraggi e farà da spunto a un concorso creativo rivolto ai giovani. Presentato oggi a Trento alla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, è stato realizzato con il patrocinio della Fondazione Caritro e della Provincia, che nel 2012 ha realizzato una campagna informativa e nel 2013 ha informato i cittadini sui servizi di supporto forniti dall'Azienda sanitaria.

Il cortometraggio si basa su di una storia vera e gioca sul tema della seduzione per parlare del meccanismo che può portare alla spirale della ludopatia, partendo dal presupposto che una slot-machine abbia vita propria. Lo scopo è contrastare il fenomeno, che ha numeri spesso sconosciuti, in Italia come a livello locale. Se infatti dati nazionali (studio Ipsad - Italian population survey on alcohol and other drugs - dell'Istituto di Fisiologia clinica del Cnr di Pisa) hanno visto passare in tre anni, dal 2008 al 2011, la percentuale di persone tra i 15 e i 64 anni che ha puntato soldi almeno una volta su uno dei tanti giochi presenti sul mercato dal 42 al 47%, in Trentino Alto Adige la percentuale (42%) è in linea e le giocate da gennaio a ottobre 2011 sono state pari a 1.077 milioni di euro (la spesa pubblica per finanziare il sistema sanitario trentino e di poco più di 1 miliardo di euro).













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