Tunnel, in novembre la scelta definitiva

Ieri a Trento riunione tecnica tra Provincia e i sindaci di Riva, Arco, Nago-Torbole e Mori e il presidente Valandro



ALTO GARDA. Fra un’ottantina di giorni, il 22 novembre prossimo, la giunta provinciale chiuderà la fase delle valutazioni sulle diverse soluzioni prospettate per il collegamento fra la Busa e la piana di Loppio e deciderà quale sia da realizzare. La notizia rimbalza dalla riunione rigorosamente tecnica (e per sottolinearlo l'assessore Alberto Pacher non vi ha partecipato) in cui il dirigente Luciano Martorano ieri mattina, nel palazzo di piazza Dante a Trento, ha illustrato la tempistica ai sindaci di Arco, Riva, Nago- Torbole e Mori e ai presidenti delle Comunità della Vallagarina e dell'Alto Garda e Ledro.

Con i vertici delle sei amministrazioni locali interessate al collegamento, c'erano i responsabili provinciali della Soprintendenza ai Beni archeologi, dei Beni culturali, dei Bacini montani, del Servizio geologico e del Servizio strade e della Tutela paesaggio. Tutti, per i settori di rispettiva competenza, sono stati invitati ad esprimere in tempi brevi, e cioè entro il 26 settembre, un parere sulle due soluzioni che risultano le migliori dal confronto effettuato in sede di studio d'impatto ambientale. La scelta avverrà tra la soluzione C ottimizzata e la soluzione D. La prima prevede una galleria naturale a tre corsie dalla località Pandino alla piana, con uscita in sponda sinistra del Sarca di fronte alla pescicoltura Mandelli, un ponte per l'attraversamento del fiume ed un tratto di strada arginale in sponda destra fino alla rotonda in località Cretaccio di innesto con la statale del Linfano a sud della zona industriale di Arco. L'ottimizzazione consiste nella prosecuzione in tunnel sotto la zona artigianale della Mala per scavalcare passo San Giovanni, con uscita ad una nuova rotonda poco sopra la curva dei rospi, in corrispondenza dell'attuale sbocco della comunale interna, del costo stimato di 143 milioni. La seconda è una doppia galleria -quattro corsie, due per senso di marcia- dalla curva dei rospi alla piana: il ponte ed il collegamento arginale restano gli stessi: il costo è preventivato il 179 milioni. In entrambi i casi l'opera si completa con la costruzione della circonvallazione di Torbole, una galleria di 3,6 chilometri con entrata a sud dello sbocco del tunnel Adige-Garda ed uscita il corrispondenza del tunnel per Loppio, del costo di 107 milioni.

Secondo la tempistica studiata dalla provincia, una volta acquisiti i pareri richiesti, la giunta potrà chiudere la fase istruttoria nel giro d'un paio di mesi. Siccome gli uffici stanno già lavorando alla stesura del bando, l'appalto potrebbe davvero partire entro la fine del 2012, rispettando così gli impegni che Pacher aveva sottoscritto la scorsa primavera con la amministrazioni locali. La durata dei lavori è prevista in 3 anni e mezzo per entrambe le soluzioni considerate: solo per la D c'è la possibilità dell'allungamento di un anno nel caso che l'attraversamento della paleofrana sotto la piana di Nago dovesse creare particolari problemi allo scavo.

Quanto ai pareri che potranno arrivare da comuni e comunità, è abbastanza evidente che la soluzione a doppia canna sia quella che raccoglie i maggiori consensi, soprattutto in considerazione della maggiore sicurezza offerta dalla separazione fisica dei flussi di traffico in salita ed in discesa. Peraltro sull'altro piatto della bilancia pesa la considerazione che per la soluzione C ottimizzata esiste nel bilancio della provincia la copertura finanziaria, mentre l'eventuale adozione della soluzione D richiede di trovare la quarantina di milioni che, oggi come oggi, mancano in cassa.













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