Trento, "caccia" ai furbetti dei rifiuti
Multe salate. Dalla signora che si dedicava al turismo delle immondizie alla ditta non in regola. Bilancio degli ultimi tre mesi della municipale di Trento
TRENTO. Una ditta dovrà pagare una multa di 3.250 euro per aver omesso l'iscrizione di un autocarro nell'elenco dei veicoli autorizzati al trasporto rifiuti. Multata una signora che non differenziava, segnalati alla Procura della Repubblica del Tribunale di Trento quattro legali rappresentanti di gestori di attività di ristorazione per il reato previsto e punito dall'articolo 674 del codice penale, getto pericoloso di cose.
In quest'ultimo caso, tutto era partito da segnalazioni di forti odori nauseabondi nel centro cittadino causati, spiega il comune, "da emissioni in atmosfera provenienti da alcune attività di ristorazione e produzione di alimenti".
Grazie ai mezzi di videosorveglianza, l'ufficio nucleo operativo ambientale della Polizia Locale di Trento Monte Bondone ha poi sanzionato una signora che, nel mese di novembre, si era dedicata al turismo dei rifiuti. Proveniente da un sobborgo collinare cittadino, depositava in un'isola ecologica della città dei rifiuti non differenziati.
Questi alcuni dati del bilancio degli ultimi tre mesi di controlli da parte della municipale di Trento.