TRENTO

Treni rumorosi, indagati 5 funzionari Fs

L’inchiesta era partita da due esposti dei residenti di Cristo Re e di via Lavisotto. La prima udienza a marzo 2019



TRENTO. Dopo anni di battaglie, i residenti di via Lavisotto, via Canestrini e Corso Buonarroti hanno messo a segno un primo colpo contro i rumori molesti dei treni di notte.

Infatti il pubblico ministero Carmine Russo ha chiesto il processo per cinque funzionari delle Ferrovie con l’accusa di disturbo alla quiete e al riposo delle persone. La prima udienza è stata fissata per l’1 marzo 2019. I cittadini, che si sono affidati all’avvocato Mario Giuliano, sono stati riconosciuti come parte offesa e potranno costituirsi come parte civile, non solo chi ha firmato l’esposto, ma tutti i residenti che subiscono il disagio.

L’inchiesta penale era partita dopo due esposti presentati, il primo da alcuni residenti di via Lavisotto e il secondo da 60 residenti di Cristo Re, soprattutto di via Canestrini e corso Buonarroti. I due esposti sono stati riuniti in un unico procedimento passato al pubblico ministero Russo che ha affidato una consulenza per stabilire se i limiti di legge venissero superati dai convogli notturni e dai treni lasciati accesi per ore sotto le finestre dei residenti.

L’inchiesta va avanti dal 2015. La consulenza ha stabilito che i limiti di rumore venivano superati e per questo il pm ha deciso di chiedere il processo dei funzionari di Trenitalia che si occupano dei tratti in questione. Nel 2015 l'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente ha presentato le rilevazioni effettuate in due punti: via Canestrini e via Lavisotto. In entrambi i casi è stato osservato "che i livelli di rumore rilevati nei due punti di misura analizzati offrono valori medi superiori ai limiti di 5,2 (±1,2) dB(A) durante il periodo diurno (06-22) e di 16,7 (±1,5) dB(A) durante quello notturno (22-06)". 













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