Traffico di immigrati, ingegnere trentino ai domiciliari

L’uomo, 51 anni di Trento, è accusato di aver riciclato una parte del denaro illecito. A casa dell’uomo trovati contanti e anche diamanti



TRENTO. Hanno bussato alla sua porta questa mattina alle 4. Gli uomini della squadra mobile di Trento e del Commissariato di Rovereto hanno perquisito l'abitazione di un noto ingegnere trentino di 51 anni contitolare di due società del settore meccanico che è stato messo agli arresti domiciliari su ordinanza di custodia del gip di Bologna per riciclaggio. Secondo la Procura di Bologna l'ingegnere avrebbe riciclato il denaro incassato da un'organizzazione che faceva entrare in Italia immigrati clandestini provenienti dall'Afghanistan. I viaggi della speranza venivano pagati fino a 8 mila euro. Nel corso delle perquisizioni a casa dell'ingegnere sono stati trovate grosse somme in contanti, anche in dollari, e anche alcuni diamanti. Trovate anche azioni e obbligazioni. Secondo l'accusa, l'ingegnere, che faceva frequenti viaggi all'estero, avrebbe riciclato somme per almeno 300 mila euro. Il bilancio complessivo dell'operazione è di 37 persone indagate; 15 perquisizioni; 2 persone già arrestate in flagranza e 4 colpite da provvedimenti cautelari sequestri preventivi d’urgenza di conti correnti, cassette di sicurezza, denaro e preziosi disposti dalla Direzione distrettuale antimafia bolognese.L'inchiesta era partita dal ritrovamento, a Ravenna, di 4 immigrati dall'Afghanistan nel marzo 2012













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