IL CASO MALARIA

"Sofia morì a causa di uno strumento infetto"

Questo l'errore umano contestato dalla Procura ad un operatore sanitario del Santa Chiara



TRENTO. Uno strumento infetto sarebbe la causa della morte di Sofia Zago, la piccola morta per malaria il 4 settembre scorso. In base ai risultati delle perizie, ci sarebbe stata la trasmissione dei parassiti della zanzara anopheles presenti nel sangue di una della bambine appena tornate dal Burkina Faso e ricoverate come Sofia nel reparto di pediatria, mediante uno strumento collegato poi all’ago cannula, durante un prelievo.

Uno strumento contaminato con il sangue infetto che poi è entrato in contatto con Sofia. E la parassitemia del sangue della bimba africana (ossia il valore di parassiti che aveva nel sangue) era molto alta, del 7 per cento circa. Una volta individuato il possibile momento, le indagini (la procura ha affidato le verifiche ai carabinieri dei Nas) hanno portato all’individuazione di un sanitario. Che, come il "Trentino" riferiva ieri, è stato iscritto nel registro degli indagati. Una decisione presa anche a tutela di questa persona che sarà certamente sentita dagli inquirenti con tutte le tutele del caso.













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