Slackline “abusiva” sul Brenta L’elicottero la evita per un pelo 

Tragedia sfiorata. L’elisoccorso di Trentino Emergenza ha rischiato di centrare in pieno  la fune e chi vi stava camminando sopra. Indagano i carabinieri di Campiglio: 4 sospettati  



Trento. Camminare nel vuoto (o quasi) a quota 2.880 metri. una scarica di adrenalina per chi vuole sfidare il limite, una tragedia sfiorata per un elicottero di trentino emergenza che, fortunatamente, ha notato la slackline abusiva per tempo riuscendo a evitarla, e a non centrare colui che in quel momento ci stava camminando.

I fatti, sui quali stanno indagando i carabinieri della stazione di Madonna di Campiglio, risalgono al pomeriggio del 15 settembre quando, un elicottero di Trentino Emergenza, approssimandosi ad attraversare il gruppo del Brenta, diretto a Trento, giunto in prossimità del Campanil Basso (a 2.883 metri) e del Campanil Alto (a 2.937 metri) ha notato che vi era una slackline tesa tra le due cime, con una persona sospesa nel vuoto, che la stava percorrendo. Vista la presenza della fune, l’elicottero è stato costretto ad invertire la rotta e trovare un altro passaggio libero, per giungere a destinazione in sicurezza.

Quanto accaduto, vista la pericolosità della presenza della fune per il traffico aereo, in considerazione sia dell’altezza dell’installazione (circa 300 metri dalla base delle cime) che della scarsa visibilità del cavo, è stato subito comunicato al 3° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bolzano che, il 16 settembre, ha effettuato una missione di volo, con elicottero AB412, unitamente ai Carabinieri della Squadra di Soccorso Alpino di Madonna di Campiglio, finalizzata a verificare la presenza e la pericolosità del cavo.Proprio quando i militari stavano sorvalando l’area, hanno notato che alcune persone stavano rimuovendo l’installazione ma, a causa dell’asperità dell’area, che non permetteva l’atterraggio dell’elicottero, non si è riusciti ad identificarle.I Carabinieri hanno già individuato un video, pubblicato su un social network, girato dalla sommità del Campanil Basso, che riprende proprio l’elicottero di Trentino Emergenza costretto a invertire la rotta. I responsabili della “bravata”, conclusasi a buon fine, sarebbero quattro giovani slackliner stranieri. Pochi giorni fa l’elicottero aveva evitato un’altra corda sul Lagorai. L’esito conclusivo delle indagini sarà trasmesso alla Procura, poiché una tale azione può configurare il reato di attentato alla sicurezza dei trasporti, punito con pene che vanno da uno a cinque anni di reclusione.















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