Si trovano un uomo (quasi) nudo in casa 

La coppia lo ha denunciato per violazione di domicilio. Lui (in boxer) si è difeso: «Stavo cercando il gatto che era scappato»



TRENTO. È una vicenda dalla ricostruzione complessa quella finita ieri (udienza rinviata) in tribunale a Trento. Le certezze sono due: da una parta la denuncia a carico di un cinquantenne per violazione di domicilio, dall’altra il fatto che lo stesso è stato trovato da una coppia sul loro balcone con solo dei boxer addosso. La sua giustificazione? Stava cercando il gatto. La versione degli altri? Avrebbe tentato un timido approccio (un bacio) con la donna ma forse voleva «solo» introdursi nell’appartamento. Appartamento dal quale era stato poi fatto uscire dai proprietari.

I fatti risalgono al 2014, la causa si trascina perché l’imputato di fatto è introvabile da allora. A denunciare l’accaduto era stata la coppia. Quella sera d’estate, dopo la cena, il marito era andato in camera mentre la moglie finiva di sistemare la cucina con la portafinestra aperta. Un urlo della donna aveva richiamato l’attenzione del marito che arrivato in cucina, aveva trovato, sul balcone, un uomo quasi nudo. Addosso aveva solo dei boxer. Alla domanda - comprensibile - su cosa ci facesse lì, l’uomo avrebbe risposto dopo qualche tentennamento, che gli era scappato il gatto. E lo stava ricorrendo. Come? Passando di poggiolo e poggiolo, con il rischio di cadere e indossando solo i boxer. Una scena alquanto strana che è terminata quando il padrone di casa ha accompagnato l’ospite all’uscita. Quella «giusta», quella che porta sul pianerottolo, invitando l’altro ad andarsene. Ma chi era «l’altro». A quanto pare un vicino di casa con il balcone quasi confinante con quello della coppia che se lo sono trovato in casa. In mezzo un altro poggiolo che l’uomo avrebbe superato alla ricerca del gatto. In tutto questo racconto si inserisce poi un altro aspetto. La donna avrebbe infatti raccontato che «l’abusivo» avrebbe cercato anche un timido approccio. Un goffo bacio che potrebbe esser stato dato dall’uomo forse solo per distrarre la donna. Insomma una ricostruzione molto difficile alla quale non ha partecipato (se non all’inizio quando ha spiegato al suo avvocato che lui era realmente alla ricerca del suo gatto) l’imputato. Una partecipazione che a questo punto appare quasi impossibile visto che risulta di fatto irraggiungibile, come se fosse sparito nel nulla.

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