Si è spento Giuseppe Negri, storica guida del Bim Adige 

Ex dirigente della Regione e vicesindaco di Tres era molto impegnato per la rivalutazione delle valli. Il ricordo commosso del presidente Rossi


di Giacomo Eccher


TRENTO. Incredulità a Tres e in valle di Non per l’improvvisa scomparsa di Giuseppe Negri, figura notissima nel mondo delle istituzioni del Trentino Alto Adige. Noneso di Tres e a lungo direttore dell’Ufficio Enti Locali della Regione dove aveva firmato tra l’altro la riforma dei comuni attualmente in vigore, Negri pur svolgendo in città gran parte della sua vita lavorativa aveva mantenuto la residenza nel paese a cui era legatissimo anche se era nato a Sondrio nel 1946, dove all’epoca viveva la famiglia originaria di Tres, paese di nascita anche della moglie Maria. Dunque un doppio radicamento per la famiglia Negri.

Il dottor Giuseppe fino a tre anni fa, quando il comune noneso si era fuso in quello di Predaia, era vicesindaco di Tres ed in quel ruolo si era impegnato per la nascita del nuovo Comune unito per dare risposte, attuali e concrete, alla crisi di risorse che limita la capacità della Pubblica amministrazione nel dare risposte adeguate alla propria comunità. Da anni Negri era anche rappresentate della Valle di Non nel direttivo Bim valli del Noce e da alcuni anni guidava il Consorzio generale Bim dell’Adige, ruolo in cui aveva portato la sua lunga esperienza di esperto di Enti Locali ma anche la passione di chi credeva profondamente nel ruolo delle periferie per una vera vivibilità del Trentino.

Una delle sue ultime realizzazioni il piano di sostegno all’occupazione che ha interessato alcune centinaia di lavoratori nei vari comuni dell’ambito di competenza del Consorzio Bim. Per un periodo era anche stato presidente della Pro Loco del suo paese, e di Tres sapeva tutto, dalla storia alla parlata, dilettandosi anche in compimenti poetici. «Una perdita che ci addolora e ci impoverisce. Negri è stato ed era tutt’ora un punto di riferimento per le tante complicazioni che oggi una pubblica amministrazione deve affrontare ai vari livelli» - il commento a caldo del sindaco di Predaia, Paolo Forno.

Oltre che con Tres ed in genere la valle di Non, il dottor Negri aveva infatti un legame particolare anche con Taio, paese dove risiedono le sue uniche due sorelle Annina e Donatella. Con una nota, il presidente della Provincia Ugo Rossi ricorda il ruolo di Negri come dirigente della Ripartizione II della Regione Trentino Alto Adige Südtirol ed i diversi incarichi, da segretario ed amministratore comunale fino a diventare presidente del Consorzio dei comuni del bacino imbrifero montano dell’Adige, carica alla quale era stato rinnovato tre anni fa. «Assieme ai colleghi della Giunta provinciale – scrive Rossi - lo ricordiamo in particolare per il suo impegno a dare ai territori rurali e montani una reale prospettiva di uscita dalla crisi su basi di sussidiarietà, efficienza e cooperazione, come egli stesso amava dire. Uno degli esempi di questo impegno è riassunto in quel protocollo di intesa firmato con la Provincia e lo stesso BIM che ha impegnato oltre 4,5 milioni di euro per finanziare progetti di riqualificazione ambientale attraverso l’impiego di lavoratori rimasti senza impiego. Una declinazione particolare del Progettone che ha ricevuto anche il plauso del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. È grazie alla determinazione ed all’impegno di persone come lui - conclude Rossi - che il Trentino ha saputo dare risposte ai bisogni della sua comunità affrontando i problemi con la fiducia che una soluzione, se c’è l’impegno di tutti, alla fine è sempre possibile trovarla». L’estremo saluto al dottor Negri sarà martedì 10 aprile alle 15.00 nella chiesa parrocchiale di Tres.













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