«Senza vaccini a settembre niente scuola» 

Il presidente Rossi: «Dopo tanti proclami ecco la circolare del governo: tutta la responsabilità scaricata sulle famiglie»


di Gianpaolo Tessari


TRENTO. «Sui vaccini il governo ha partorito il classico topolino. Dopo tante chiacchiere resta un’evidenza: chi, a settembre, non sarà in regola con gli obblighi vaccinali non potrà frequentare la scuola. E ora tutto viene scaricato sulle spalle dei cittadini». Non ci va tenero il presidente della Provincia Ugo Rossi con il governo gialloverde,quello a guida Lega e Cinquestelle.

Perché? Il tema della vaccinazione obbligatoria nella popolazione scolastica più giovane sembrava aver preso una strada diversa rispetto al passato per via di una serie di dichiarazioni di esponenti del centrodestra. Ma in Provincia alla fine è arrivata da Roma una circolare sul tema vaccini: «Sì e la settimana prossima arriverà alle famiglie una comunicazione formale sul tema. L’argomento va ripreso per fare un poco di chiarezza. In campagna elettorale, per le elezioni nazionali, abbiamo letto di tutto e di più. Dopo il 4 marzo, visto che si è andati avanti come se si fosse ancora in campagna elettorale, è proseguito lo stillicidio di commenti. Si erano annunciati provvedimenti di ogni genere e alla fine di tutto la montagna ha partorito il topolino, una decisione di dimensione molto deludente. Il topolino è una circolare ministeriale che, di fatto, non fa altro che differire il termine del 10 di luglio all’inizio dell’anno scolastico. Ma il documento - ha spiegato Rossi - non cambia assolutamente nulla rispetto alla legge. Il provvedimento era stato considerato - da chi l’aveva criticato - come scriteriato (ed io non entro nel merito di queste valutazioni). Ma la legge è rimasta e prevede, ancora, che ci si debba mettere in regola entro l’inizio dell’anno scolastico: e questo - guarda caso - è proprio quello che aveva sancito la Provincia. Noi non abbiamo mandato via nessuno da scuola, ma abbiamo applicato quello che prevede la legge. Invitando, nel frattempo, tutti a vaccinarsi. Ora la circolare si limita a differire i termini, da luglio all’inizio dell’anno scolastico. Il risultato è quello di scaricare tutto sulle spalle dei cittadini. In tutta Italia ora saranno chiamati alla procedura dell’autocertificazione. Questo è uno strumento straordinario: ebbene dove le cose non funzionano può anche consentire a qualcuno di “nascondersi” ma se viene scoperto poi ne paga le conseguenze. Ricordiamoci che siamo nel penale. Ma comunque il governo ha detto “autocertificatevi e se vi scoprono prendete la mazzata. Da noi però le cose funzionano e qui c’è l’anagrafe vaccinale. Noi dunque queste informazioni le abbiamo già, sin dall’inizio dell’anno scolastico. E quindi è altrettanto evidente come noi non potremo esimerci dal dire alla famiglie “attenzione, non siete in regola. Questo è il paradosso di uno Stato che non sa fare il proprio mestiere e, lasciatemelo dire - anche di governanti che hanno fatto proclami a volume altissimo ed oggi, a volume invece molto basso, hanno fatto una circolare. Nostro dovere è dire che chi non è in regola dovrà dunque farlo in breve tempo» chiude.













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