Sempre più morti sul lavoro Triste primato in agricoltura 

Il dramma di Denno. Bogdan Andrei Boncea stava lavorando per costruirsi la casa in Romania I sindacati: «Bisogna insistere sulla formazione di chi lavora, anche per brevi periodi di tempo»



Trento. Il sogno di una casa che diventava realtà giorno dopo giorno, mattone dopo mattone, con la necessità di guadagnare qualcosa in più per portarlo avanti. è per quella casa a borsa (nella regione di maramures, nel nord della romania) che bogdan andrei boncea era a denno da circa un mese. assunto in un’azienda agricola, lunedì lì ha trovato la morte, schiacciato da un carro elettrico sul quale stava lavorando. non aveva ancora 31 anni, bogdan, e sono tanti a piangere per lui. non solo la sua famiglia divisa fra romania e italia (il fratello è arrivato dopo poche ore alla camera mortuaria di denno) , ma anche i tanti romeni che abitano in val di non e che hanno manifestato il loro dolore anche con dei manifesti affissi nelle strade con la foto del giovane morto.

Un incidente mortale nei campi che fa ad incrementare la lista di quelli che segnano il mondo dell’agricoltura. come sottolinea il comitato consultivo provinciale inail, che si è riunito ieri. «nei primi cinque mesi dell’anno si evidenzia un calo degli infortuni sul lavoro, passati da 3.349 a 3.354. crescono però - viene spiegato - gli incidenti mortali: dall’inizio dell’anno a ieri ne sono stati registrati 6, nell’intero 2018 erano 7. in generale è significativo il dato relativo all’agricoltura: la metà degli incidenti mortali di quest’anno sono avvenuti in questo settore. aspetto che desta preoccupazione e che dimostra la necessità di rafforzare le misure di prevenzione e di investire sulla formazione di tutti, dal datore di lavoro al dipendente».

«dalla lettura dei dati - commenta manuela faggioni, presidente co.co.pro. - emergono anche altre tendenze a cui prestare particolare attenzione, ed in particolare l’aumento degli infortuni tra gli over 55 e di quelli su mezzo di trasporto. per quanto riguarda i lavoratori senior, nei primi cinque mesi di quest’anno gli over 50 che si sono fatti male sono stati 941, circa un quarto del totale; tra gli over 55 gli infortuni sono cresciuti di 70 casi in dodici mesi. è chiaro che le persone che hanno un’età più avanzata sono maggiormente a rischio. altra questione su cui porre attenzione è il tema degli incidenti con mezzo di trasporto, sia durante l’orario di lavoro che in itinere, passati da 218 a 242».

«anche in trentino si continua a morire sul lavoro. al di là dei numeri assoluti non si può restare indifferenti di fronte alla tragica scomparsa di andrei boncea. esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza alla famiglia del giovane operaio». lo dicono i segretari generali di flai cgil, fai cisl e uila uil. «quanto accaduto ieri è l’ennesimo monito, forse non sufficientemente ascoltato da tutti noi, sulla necessità di tenere altissima l’attenzione in questo ambito insistendo in maniera importante sulla sicurezza di tutti i lavoratori, anche e soprattutto di quelli che hanno dei rapporti di lavoro limitati nel tempo. il che vuol dire fare formazione sui rischi, ma anche sull’uso dei diversi mezzi agricoli che spesso diventano la causa degli incidenti».















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