Segnana, onorevole per dieci giorni 

Confermata l’esclusione della rappresentante della Lega a favore di Michaela Biancofiore: «Resto a casa con i bimbi»


di Gianpaolo Tessari


TRENTO. «Dieci giorni ricchi di emozioni. Molto belli, diversi. Non mi aspettavo finisse tutto così». La voce di Stefania Segnana, incrinata dal pianto, non nasconde i sentimenti della quarantenne mamma di Borgo Valsugana che ha fatto tutta la campagna elettorale con il figlio piccolo in braccio: divenuta parlamentare della Lega Nord, a sorpresa, il 4 marzo si ritrova ora decaduta dalla carica, senza colpe, per una serie di spostamenti di collegi. Per un crudele effetto Domino che, onestamente, non rende onore ad una legge elettorale tutto fuorchè cristallina nell’assegnazione dei seggi sul proporzionale. Di fatto la Lega regionale perde una parlamentare ed il suo posto finisce in dote a Forza Italia che vede eletta Michaela Biancofiore non più in Emilia Romagna, dove era stata candidata da Berlusconi, ma in Trentino Alto Adige, dove ha ottenuto un risultato minore, come prevede il Rosatellum.

Ma cos’è successo? L’altra sera era trapelato a margine del comizio di Salvini che erano emersi dei problemi nell’assegnazione del secondo seggio proporzionale alla Lega, il primo è rimasto in dote al capolista Diego Binelli: della ricostruzione del fattaccio si è occupato l’ex ministro del Carroccio Roberto Calderroli. E’ successo che in Calabria un seggio che apparteneva a Fratelli d’Italia sia stato assegnato a Forza Italia. Il partito della destra ha contestato la decisione, ha ottenuto il parlamentare. Gli azzurri hanno avuto in cambio il seggio dove i resti erano più alti, in Trentino Alto Adige ed hanno scalzato la Lega. A quel punto con 5 parlamentari eletti sul proporzionale non c’erano più posti per il Carroccio che, ultima tessera del Domino, si è visto riconoscere il parlamentare perso, ma in Veneto.

«Diciamo che sul sito del Governo risulto ancora tra gli eletti ma è solo un aspetto formale. Il nuovo conteggio non è favorevole alla Lega ed io resto a casa» osserva Segnana. La ormai ex parlamentare si era ritagliata una notevole notorietà anche sulla stampa nazionale per essersi mossa sempre con il piccolo Alessandro, otto mesi in braccio: «Ma sì, mi ero organizzata con i bambini per la prossima partenza per Roma. Non era stato facile sia trovare una baby sitter a Roma per il piccolo ma anche pensare di lasciare qui il più grandicello, Fillippo, sei anni, per tre giorni alla settimana senza la mamma. Mi ero confrontata a questo proposito con le sue maestre e ci eravamo promesse di valutare se Filippo potesse risentirne. Da questo punto di vista, sono sincera, mi sento sollevata, più tranquilla come mamma. La gente mi ha regalato tantissimo calore in questi dieci giorni ed il risultato incredibile che ha ottenuto la Lega Nord ci ha ripagato di tutto il lavoro che abbiamo fatto e che continueremo a fare. Certo, non mi aspettavo di essere eletta ma nemmeno che dopo 10 giorni sarebbe finita così» osserva la consigliera comunale di Borgo Valsugana. La grande festa della Lega risulta così, proprio all’indomani del bagno di folla del proprio leader Salvini alla Cooperazione, guastata dai colpi di coda della legge elettorale. Non se lo nasconde nemmeno il segretario del Carroccio, Maurizio Fugatti: «Spiace molto, anche per i tempi in cui è maturata la conclusione di questa vicenda. Una cosa è certa: Stefania in questi giorni è sempre rimasta con i piedi per terra e anche la gente, oltre a noi che la conosciamo, ha apprezzato il suo atteggiamento, oltre al modo in cui fa politica con il Carroccio da anni. Il prossimo traguardo non è distante, è dietro l’angolo. Sì, sono le elezioni provinciali di ottobre e per quell’appuntamento la Lega ha anche il suo nome su cui puntare con forza».













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