Scuola, la Provincia deve risarcire 50 mila euro ai prof precari
Il giudice del lavoro ha considerato illegittimo il ricorso ai contratti a termine oltre i 36 mesi se il posto è vacante
TRENTO. Stangata per la Provincia di Trento che è stata condannata dal giudice del lavoro a risarcire 11 precari (patrocinati dal sindacato Anief e dagli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Maria Maniscalco) che hanno fatto supplenze per più di 36 mesi. Il Tribunale ha rilevato, con 11 distinte sentenze uscite nei giorni scorsi, l’illegittimità di reiterati contratti a termine stipulati per coprire posti che erano comunque vacanti e disponibili.
I giudici del lavoro hanno condannato la Provincia Autonoma di Trento al risarcimento del danno da reiterazione abusiva di contratti a termine e a risarcire ai ricorrenti «della somma spettante a titolo di aumenti stipendiali previsti dalla contrattazione collettiva in favore dei docenti a tempo indeterminato e spettanti alla parte ricorrente in relazione ai periodi di servizio prestati a tempo determinato», per un totale che supera i 50 mila euro.
La Provincia è stata anche condannata per non aver applicato il principio di non discriminazione tra lavoratori. I giudici hanno rilevato come l’amministrazione scolastica della Provincia Autonoma di Trento non abbia mai fornito alcuna «ragionevole giustificazione» circa la disparità di trattamento economico tra insegnanti a tempo determinato e insegnanti a tempo indeterminato.