Schianti, piano da 21 milioni per i boschi 

Abbattuti 3,3 milioni di metri cubi di legname. Pronti gli interventi di ripristino da iniziare entro 2 anni



TRENTO. Tutelare la filiera trentina del legno, attraverso un approccio di sistema, in grado di mettere in sicurezza e ricomporre il territorio boschivo del Trentino. È l'obiettivo del Piano d'azione per la gestione degli interventi di esbosco e ricostituzione dei boschi danneggiati dal maltempo di fine ottobre 2018. Ieri il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, ha firmato l'ordinanza di approvazione del Piano, che viene ora trasmesso alla Protezione civile nazionale per gli adempimenti di competenza statale.

Il Piano dà conto dell'entità dei danni subiti dalle foreste, quantificati in 3.300.000 metri cubi di legname abbattuto su circa 19 mila ettari di territorio boscato, e definisce un quadro di interventi coordinati che dovranno essere iniziati nei prossimi due anni, anche se i lavori di ricostituzione dei boschi distrutti, in buona parte anche tramite rimboschimenti artificiali, saranno necessariamente realizzati e proseguiranno negli anni successivi. Individua i soggetti attuatori che avranno il compito di realizzare gli interventi previsti per i diversi ambiti territoriali. Tra essi, oltre alla Provincia, i Comuni amministrativi, i Comuni proprietari di boschi, le Asuc e gli altri soggetti che hanno subito danni significativi, quali Consortele, Regola Feudale di Predazzo, Magnifica Comunità di Fiemme e Regole di Spinale Manez. Ponendosi concretamente le condizioni di coordinamento operativo necessarie, potranno essere individuati quali soggetti attuatori anche altri soggetti come i Bim, il Comun General de Fascia, le associazioni di proprietari pubblici (ad esempio le Asuc ) e privati (ad esempio i Consorzi di Miglioramento Fondiario). Il Piano, tra le altre cose, analizza i problemi di sicurezza nelle operazioni di recupero, definisce i criteri per stabilire le priorità e le modalità di intervento nei recuperi e nei ripristini, fornisce raccomandazioni per la gestione della rimozione del materiale legnoso, quantifica e individua gli interventi di ripristino delle infrastrutture (viabilità, piazzali) necessari per la rimozione del materiale legnoso. È di 21 milioni l’ammontare dei costi degli interventi, riferibili agli interventi di sistemazione e in parte di nuova realizzazione delle infrastrutture forestali (viabilità e piazzali di deposito di legname a valenza in parte locale e in parte provinciale), mentre i costi necessari agli interventi di ripristino e rimboschimento sarà realizzata in un successivo stralcio.













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