Schützen, festa a Piedicastello per il parco dedicato a Hofer 

L’evento. Primon: «È il nostro modo per ringraziare il consiglio comunale per l’intitolazione» L’Ana non ha aderito all’invito per partecipare al dibattito “Parliamo di storia Tirolesi e Alpini”



Trento. L’Associazione Nazionale Alpini, seppur invitata, non parteciperà al dibattito “Parliamo di Storia Tirolesi ed Alpini” che avrà comunque luogo questa mattina nell’ambito della “Andreas Hofer Fest”.

Tutto inizierà alle ore 9.30 con la celebrazione della messa nella chiesa di Santa Apollinare a seguire un dibattito al quale prenderà parte il sindaco Alessandro Andreatta, ma anche molti consiglieri comunali. «È il nostro modo di ringraziare il consiglio comunale di Trento che ha votato all’unanimità la proposta di intitolare il nuovo parco di Piedicastello ad Andreas Hofer- oltre alla nostra Compagnia al completo – spiega Paolo Primon – da Innsbruck arriverà una delegazione della Alt Tyroler Schützen - Andreas Hofer. che oltre a prendere parte alla festa, porterà la testimonianza della riconoscenza del mondo tirolese all’iniziativa dell’amministrazione comunale di Trento».

Di certo non è stato solo un provvedimento di toponomastica, ma anche un messaggio politico che non ha mancato, ma nemmeno mancherà, di innescare polemiche in serie. L’ubicazione del parco proprio sotto al Mausoleo di Cesare Battisti a 103 anni dalla sua esecuzione, la vivete come una sorta di rivalsa? « No, perché sono due storie diverse. Piuttosto sono state affiancate due realtà storiche e sinceramente di cosa faranno “ loro”, non mi interessa per nulla». Al di degli aspetti storico-politici, sarà festa con la partecipazione del gruppo folkloristico “Knodel Bergmusikanten”, della fisarmonica di Tony Pallaoro e dalle 21 spazio ad un intrattenimento musicale più moderno e meno di settore con la Musica Exsential Acoustic- Trio.

Per l’intera giornata degustazione di birre tipiche bionde e weiss e prodotti gastronomici tirolesi. A promuove la festa è la Schützen Companie- Trient Major Giuseppe De Betta. L’intitolazione del parco, la considera una vittoria politica? «La considero – risponde Primon – una sorta di giusto riconoscimento a chi ha combattuto e perso. In più nella realtà odierna, siamo rimasti l’unica forza realmente antifascista che oltre alla militanza, contribuisce a mantenere vivo il ricordo degli enormi danni che il fascismo ha fatto in regione. Gli altri ne parlano, noi - conclude Primon - ne portiamo testimonianze concrete». D.P.

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