Salva un bimbo e poi rischia di annegare

Sergio Cappelli, “eroe” a Misano: sa nuotare poco, ora è in ospedale. ll sindaco Giannini: «A lui una benemerenza civile»



TRENTO. E' stata più forte la generosità della coscienza. Quando Sergio Cappelli, 33 anni di Trento in vacanza a Misano Adriatico, ha visto un bambino di 8 anni trascinato dalla corrente del mare, si è gettato in acqua per aiutarlo. Erano le 18.45 di sabato e il servizio di assistenza bagnanti aveva chiuso da un quarto d'ora.

Il trentino stava giocando sulla spiaggia con il figlioletto di sette mesi quando ha sentito le grida del bambino in acqua, che trascinato dalla corrente stava uscendo dalla zona sicura degli scogli per finire in mare aperto.

Cappelli non ci ha pensato su due volte e si è lanciato in acqua per salvarlo, pur sapendo di non essere un abile nuotatore. Ma il suo intervento ha richiamato l'attenzione sul ragazzino in difficoltà, di cui nessuno, dalla spiaggia, ormai spopolata a fine pomeriggio, si era accorto.

Così tre bagnini del posto (Eraldo Andreani, suo figlio Flavio e il collega Massimo Pratelli) hanno raggiunto a nuoto e con il moscone di servizio il giovane trentino e il bimbo, traendo in salvo prima il piccolo e poi Cappelli, estratto dal mare in stato d'incoscienza. Il trentino è stato poi rianimato e trasportato all'ospedale Ceccarini di Riccione, dove è stato trattenuto per un principio di annegamento. Ha rischiato di morire tra i flutti, davanti al bagno 47 di Misano, ma l'intervento dei bagnini, che lo hanno issato sul moscone trasportandolo fino alla spiaggia, lo ha salvato. La scena è stata osservata dalla spiaggia dai bagnanti che si sono appassionati per lo slancio generoso di Cappelli, “tifando” per il lieto fine che è poi arrivato, seppure con un pizzico di fortuna: a rianimare il trentino è stato un bagnante pratico della manovra, che grazie alla respirazione bocca a bocca è riuscito nel farlo rinvenire.

Per Cappelli, il sindaco di Misano Stefano Giannini ha già pronta un'onorificenza. «Se non ci fosse stato lui, quel bambino non ce l'avrebbe fatta. Purtroppo, non sapendo nuotare, ha rischiato grosso e stava per essere trascinato a sua volta dalla corrente, ma il suo intervento è stato decisivo per richiamare l'attenzione dei bagnini, ormai fuori servizio. E' stato coraggioso. Quando verrà dimesso dall'ospedale gli assegneremo un attestato di benemerenza civile e una medaglia d'argento del Comune di Misano».

I tre bagnini, a loro volta, verranno premiati nella cerimonia di fine anno, al municipio di Misano, come promesso dal sindaco Giannini «e come abbiamo stabilito anche in passato per episodi analoghi» aggounge il primo cittadino del centro riminese.

Nel frattempo Cappelli, le cui condizioni stanno migliorando a vista d'occhio, dovrebbe essere dimesso già stamattina dall'ospedale Ceccarini.

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