Rocambolesca fuga dei ladri in autostrada

Dopo aver tentato il colpo all’area di servizio Adige ovest i due sono scappati e dopo un inseguimento ad alta tensione, sono stati bloccati dalla polizia



AVIO. Quelle sorta di case mobili - vedi camper e roulotte - parcheggiate di notte nell’area di servizio dell’A22 erano il loro obiettivo ma, almeno per questa volta, hanno dovuto rinunciare al bottino e per cercare di evitare l’arresto hanno pure speronato la pattuglia della polizia autostradale. E dopo una notte in cella hanno patteggiato 10 mesi ai domiciliari. Loro sono un bonsiaco e un kosovaro che abitano nell’hinterland bolognese e che sono stati arrestati dagli agenti trentini dopo un tentato raid all’area di servizio Adige Ovest. L’allarme è stato dato alle 2.35 di mercoledì e dopo un inseguimento ad alta tensione i due - che scappavano su una Punto risultata rubata - sono stati fermati all’uscita di Verona sud. Il colpo lo avevano studiato bene. Con la macchina erano entrati nell’area di servizio ma non l’avevano parcheggiata in uno degli stalli «normali». No, superando un piccolo scalino l’avevano sistemata lungo un corridoio creato dal guard rail e dalla siepe rendendola di fatto «invisibile». Poi - in base alle verifiche fatte dagli uomini della giudiziaria della polizia autostradale - si sono messi al lavoro. Il primo obiettivo un camper nuovo (era in sosta nel viaggio di consegna dalla Germania alla Sicilia) da 300 mila euro con tanto di serratura elettronica e pin. Dopo alcuni tentativi di vincere il codice d’accesso avevano abbandonato l’obiettivo per tentare di rubare su una roulotte e quindi su un camper. Solo tentativi ma il loro armeggiare è stato notato e dopo pochi minuti è arrivata la pattuglia. I due hanno iniziato la fuga e avrebbero cercato - a raccontarlo ci sarebbero i segni su entrambe le vetture - di speronare gli agenti per farli andare fuori strada. «I poliziotti hanno corso un oggettivo pericolo» ha spiegato il dirigente Pasquale Borgomeo. Poi il fine corsa a Verona e l’arresto con le accuse di tentato furto aggravato, danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione. E ieri il patteggiamento a dieci mesi.

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