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Riva, ragazzo giù dalla scarpata per 80 metri con la moto: illeso

Miracolato un quindicenne che dopo aver imboccato in moto il sentiero di Campi è volato giù nel dirupo



RIVA. Di certo non se la dimenticherà tanto facilmente la sua scorribanda visto che per poco non gli costava molto ma molto cara. Un quindicenne della zona, ieri pomeriggio, ha pensato di provare l’ebbrezza di un giro sulla moto, sembra una Vespa di proprietà di un suo familiare, lanciandosi giù per il sentiero Fedrizzi che la Sat ha inaugurato, giusto poche settimane fa, dedicandolo al compianto Claudio Fedrizzi.

Il sentiero si inerpica da Riva fino a San Martino per poi raggiungere l’abitato di Campi. Il giovane ha imboccato il tracciato nel verso opposto, quindi in direzione di Riva, scendendo a valle. Una decisione, come detto, che poteva pagare a caro prezzo. Non si sa il motivo che lo abbia spinto a tentare una simile impresa, se la voglia di compiere qualcosa di fuori dall’ordinario oppure semplicemente il desiderio di arrivare a Riva con la moto da una strada diversa al normale.

Il ragazzo, stando alla ricostruzione fornita dai soccorritori, ha percorso un pezzo di sentiero ma ad un certo punto ha trovato la strada sbarrata da un restringimento, impossibile da oltrepassare se non a piedi. A quel punto non gli è rimasto altro da fare che voltarsi indietro, girare la moto, e riprendere il sentiero nel verso opposto, facendo rientro a Campi. È in quel momento che è successo tutto: il giovane non è riuscito a compiere la manovra probabilmente per colpa del terreno scosceso e per la scarsa larghezza della stradina. Non è dato sapere cosa sia successo esattamente (starà a lui raccontare, soprattutto ai genitori, come sono andate le cose) fatto sta che il quindicenne è scivolato in una scarpata ed ha cominciato a cadere a precipizio in mezzo al bosco, tra alberi, rami sporgenti, sassi e cespugli.

Deve ringraziare tutti i santi del paradiso se si è fermato “solamente” dopo aver rotolato per un’ottantina di metri. Fosse volato ancora più giù oggi (come, invece, è successo alla sua moto, finita nell’Albola o quasi) staremmo qui a scrivere, con ogni probabilità, un altro epilogo, ben più grave.

È stato il ragazzo a dare l’allarme chiamando i soccorsi e a guidarli inviando via whatsapp le coordinate del punto in cui si trovava, dolorante ma vivo. A quel punto dalla stazione di Riva si sono mossi gli uomini del Soccorso alpino che sono stati caricati a bordo dell’elicottero e quindi trasportati in cima alla scarpata da dove hanno iniziato le operazioni di soccorso calandosi fino al punto dove si era fermato il ragazzo per poi assicurarlo e portarlo a bordo dell’elicottero e trasportarlo al Santa Chiara per tutti gli accertamenti del caso e per verificare la presenza di eventuali fratture o ferite.













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