Riscaldamento «a tutta» nella palestra del Curie

All’esterno caldo africano, ma dentro l’edificio è ancora peggio Un intervento necessario per i lavori dopo l’allagamento di febbraio


di Roberto Gerola


PERGINE. Siamo in pieno agosto, la temperatura è altissima, ma il riscaldamento della palestra nel palazzetto dello sport del Tegazzo, funziona a pieno regime. Motivo? Occorre asciugare (e le porte della struttura vengono aperte al mattino e chiuse la sera) il “nuovo”, si fa per dire, pavimento della palestra.

Il tutto risale all’”alluvione” di metà novembre scorso, con un ruscello d’acqua che invece di finire nella canalizzazione era finita sotto la pavimentazione del palazzetto. Qualcosa non aveva funzionato a dovere nella realizzazione della struttura, tant’è che i danni sono risultati piuttosto consistenti e il tutto a carico della Provincia. Nel frattempo, la palestra ad uso del “Marie Curie” era stata data in gestione per le ore extra scolastiche al Comune che l’assegnava alle associazioni sportive, con particolare attenzione al “Pergine Volley” di Dario Alessandrini a capo del “Trentino Rosa” di B1 assieme alle formazioni giovanili.

«E’ stata una stagione - ci ha detto Alessandrini, in riferimento a quella passata - all’insegna dell’incertezza che non vorremmo più avere», e preme in questo senso anche perché la stagione si avvicina. «Ho un incontro a breve - ci ha anche detto -. Intanto la B1 va a Caldonazzo o a Civezzano e per le giovanili c’è ancora tempo».

Per risolvere provvisoriamente il problema, si era intervenuti con il Taraflex dell’Itas che aveva reso agibile la palestra. Questo lo scorso febbraio. Poi a conclusione della stagione agonistica, la Provincia ha ripreso i lavori per una soluzione definitiva. Il Taraflex è stato tolto, e la pavimentazione in assicelle di legno pure e si sta rifacendo un po’ tutto. Ma non asciuga. E allora, riscaldamento a manetta e non si sa quando i lavori termineranno.

Da ricordare che i lavori sono a carico della Provincia. Nel frattempo è cambiata l’amministrazione, ma anche, e soprattutto, è scaduto il contratto di affido alla scuola, con il Comune appunto a gestire la palestra nelle ore extrascolastiche e a versare alla scuola 18.000 euro all’anno come contributo di gestione.

«Un contratto da rivedere - ci diceva ieri la dirigente Sandra Boccher - perché i costi sono aumentati e soprattutto l’uso esterno della palestra è molto più consistente rispetto a quello scolastico e la scuola non ha più risorse». Si prospetta quindi una maggiore spesa per l’amministrazione comunale così come è avvenuto per la piscina (e il relativo bando pubblicato per affidare la gestione), Maggiore spesa che potrebbe riversarsi sulle associazioni sportive. Anche in questo caso sembra prossimo un incontro a tre, tra Comune, Provincia e scuola (che poi è della Provincia).

Per le palestre (sono otto in tutto) come per gli altri impianti sportivi (piscina, centro alla Costa e campi periferici) la regia è in capo al Comune, mentre è delegata a Pergine Insieme soltanto la parte operativa.

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