paura a trento

Rapina in casa in pieno giorno: 3 arresti

I due «pali» fermati subito dalla polizia. Il terzo era pronto a scappare in Moldavia ma è stato convinto a costituirsi



TRENTO. Un furto in abitazione che si trasforma in una rapina con due uomini che vengono arrestati subito e un terzo che viene convinto dalla polizia a consegnarsi qualche ora più tardi. In mano aveva già un biglietto aereo per la Moldavia: era pronto a scappare. Una vicenda iniziata alle 10 di mercoledì mattina in una tranquilla strada della parte sud della città. Il racconto di quello che è successo all’interno dell’appartamento è nell’articolo a lato. Qui i vari pezzi del puzzle vengono messi insieme.

Il punto di partenza è dato da un vicino di casa della rapinata. Che vede in strada tre persone. Parlano fra di loro e poi una si allontana. E inizia ad arrampicarsi su una casa, in direzione del balcone dell’appartamento al primo piano. Una scena che il testimone non si aspettava di notare, e dopo lo stupore iniziale, chiede aiuto. In pochi minuti arrivano le volanti della polizia. Che fermano i due rimasti a chiacchierare. E li arrestano pure. Per la procura il loro ruolo era quello di pali e ieri mattina c’è stata la direttissima con l’accusa di concorso in furto in abitazione.

La pena? Patteggiata a due anni. Pesante per due, un 30enne e un 36enne, che mai avevano avuto a che fare con la giustizia e che hanno entrambi un lavoro. Due persone normali che si sono trovate invischiate in una brutta storia. Intanto parte la caccia al terzo uomo, a quello che nella casa c’è entrato, a quello che ha aggredito la donna e che è fuggito con il bottino. I poliziotti lo identificano e riescono anche a stabilire un contatto telefonico. Gli spiegano la situazione, lo convincono che scappare non gli conviene.

Lui, il ladro diventato rapinatore, in mano ha un biglietto aereo per scappare in Moldavia, ma nella tarda serata di mercoledì decide che la sua destinazione è la questura. Dove si presenta mentre gli agenti erano pronti ad andarlo a prendere. E ora è a Spini, in carcere, mentre la polizia è alla ricerca della refurtiva con una serie di perquisizioni.













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