riva del garda

Ponale chiusa da ottobre: sarà messa in sicurezza

Riva del Garda, accelerata voluta dalla Provincia dopo il grave incidente che ha coinvolto una bambina tedesca di 3 anni


di Gianfranco Piccoli


RIVA. Ad inizio ottobre il sentiero della Ponale verrà chiuso per consentire l’avvio dei lavori utilizzando i fondi (circa 600mila euro) già stanziati dalla Comunità di valle attraverso il Fondo strategico.

L’accelerata la si è avuta negli ultimi giorni, dopo il grave incidente che ha coinvolto una bambina tedesca di tre anni, colpita in testa da una pietra e ancora ricoverata in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Borgo Trento di Verona.

L’episodio ha creato grande apprensione negli uffici provinciali (non si escludono, tra l’altro, risvolti legali), al punto che negli ultimi giorni c’è chi ha fortemente caldeggiato l’immediata chiusura del sentiero, ipotesi alla fine esclusa (almeno per ora) dopo un serrato confronto. Subito dopo l’incidente, un geologo della Provincia, al termine del sopralluogo, aveva escluso pericoli di crollo imminenti. Ma se è vero che gli eventi di grande portata possono essere in una certe misura previsti proprio grazie ai tecnici, c’è la consapevolezza che episodi minori (ma non per questo meno rischiosi, come si è visto) si possono verificare, a maggior ragione in presenza di pareti verticali che sovrastano il sentiero. Aggiungiamoci che dall’inizio dell’anno i passaggi sulla Ponale sono stati 400mila.

Negli ultimi giorni, dunque, le comunicazioni sull’asse Trento-Alto Garda si sono fatte sempre più fitte e giovedì si è tenuto un vertice in Provincia al termine del quale è appunto arrivata la prevista accelerata. I soldi sono già stati previsti dal Fondo strategico: ora manca l’approvazione da parte della giunta provinciale dell’accordo di programma e successivamente si dovrà definire chi materialmente (presumibilmente i comuni interessati) dovrà far partire i lavori ad inizio ottobre, con la conclusione prevista entro febbraio. I lavori non solo prevedono la sistemazione delle misure di sicurezza esistenti, ma anche il posizionamento di segnaletica adeguata.

Non è finita però. Recentemente è stato formalizzato anche il finanziamento della ciclopista del Garda per il tratto trentino. 6 milioni dalla Provincia, 3 dalla Comunità (sempre attraverso il fondo strategico) e altri 9 dallo Stato: «Le opere di sicurezza che verranno realizzate nel tratto Limone-Riva corrono parallele alla Ponale - ha spiegato il sindaco di Riva del Garda, Adalberto Mosaner - è realistico pensare che vi sia dunque un intervento funzionale non solo alla pista ciclabile ma anche al sentiero».













Scuola & Ricerca

In primo piano