Pitbull, la Lega chiede il patentino

L’iniziativa a Comano Terme, dove il 26 marzo un ragazzino è stato aggredito da un cane


di Graziano Riccadonna


COMANO TERME. La detenzione di cani pericolosi da sempre suscita allarmi giustificati, che cresce se si tratta di cani di un certo tipo, come i pitbull. Naturalmente difficile dire se per loro natura i pitbull siano una razza di per sè pericolosa: per rispondere alla domanda occorre analizzare i dati offerti dalla cronaca. Periodicamente si verificano incidenti gravi causati da cani che aggrediscono umani. Statisticamente gli incidenti mortali o gravemente invalidanti sono attribuibili a determinati cani che per stazza e/o indole sono in grado di produrre gravi danni durante l’attacco.

Per questo vengono periodicamente stilati elenchi di “razze socialmente pericolose”. Le statistiche sono comunque inconfutabili.

Da questo assunto parte l'interrogazione della Lega Nord di Comano Terme, comune dove il 25 marzo 2016, nella frazione di Bono, è stato aggredito un ragazzino da un cane di razza Pitbull mentre passeggiava in compagnia di suo padre sulla strada nell’abitato. Nonostante l’intervento immediato del padre, il cane ha azzannato le braccia e le gambe del ragazzino procurandogli lesioni ed ematomi che hanno costretto a ricorrere al pronto soccorso di Tione, da dove il ragazzo è stato dimesso con una prognosi di 10 giorni salvo complicazioni. E una terapia a base di antibiotici e forti antidolorifici, oltre all’uso di stampelle.

A dire la verità, non era la prima volta. E forse tutto questo si sarebbe potuto evitare, visto che l’atteggiamento dell’ animale sarebbe stato più volte segnalato ai vigili urbani (intervenuti anche per far rimuovere le deiezioni canine lasciate sulla strada) ma i proprietari paiono rimanere sordi.

Per questi motivi a nome della Lega Nord Trentino la capogruppo Cinzia Parisi interroga il sindaco e la giunta comunale per avere una serie di chiarimenti.

Vuole sapere “Dopo questi avvenimenti, cosa intende fare l’amministrazione comunale; Quali provvedimenti sono stati attivati per questo episodio; Quanti cani sono presenti sul nostro territorio e quanti sono muniti di regolare microchip; Quante sanzioni sono state emesse dal gennaio 2015 ad oggi per infrazione dei padroni al regolamento riportante le norme per la detenzione e circolazione di animali”. Inoltre invita a compiere un passo in più. “Considerato - scrive Parisi - che il regolamento riportante le norme per la detenzione e circolazione di animali è del 2007”, chiede “se l’Amministrazione ha in programma la sua revisione adeguandolo all’ordinanza del Ministero della Salute del 6 agosto 2013 introducendo nel caso il “patentino” e disciplinando le misure di detenzione e soprattutto inasprendo le sanzioni a chi reitera le infrazioni e nel caso di aggressione”.













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