Comune

Piscina, spunta l'ipotesi intermedia

Cassa del Trentino ha consegnato ieri al Comune le proposte di fattibilità: si parla di un impianto da 11 milioni



TRENTO. Ha scelto la festa degli innamorati Cassa del Trentino. Per fare cosa? Per consegnare a Palazzo Thun la famosa perizia sul nuovo impianto natatorio della città. Tema che tutto sta facendo fuorchè spargere amore tra Comune e Provincia, ma nemmeno tra i membri della giunta Andreatta.

Ebbene la perizia di Cassa del Trentino contempla l’ipotesi che potrebbe mettere d’accordo sia chi vorrebbe una piscina extralarge da 13 milioni di euro che quella in versione basic da 8 milioni: già perché nel documento di fattibilità si spinge per la terza via.

Quale? Quella di un impianti che permetta sia lo svolgimento di gare di nuoto in vasca da 50 metri che la possibilità di tuffarsi da una piattaforma limitata ai 5 metri: il tutto per un costo di circa 11 milioni di euro. Di questi 8 sarebbero a carico della Provincia ed i rimanenti 3 del Comune che, incassati i 18 milioni di euro per lo sviluppo della zona del Santa Chiara, si ritrova con un tesoretto che gli permette di investire su infrastrutture come la piscina.

Il documento di fattibilità ha poi un altro elemento di novità: quello di recuperare, con una spesa tutto sommato contenuta, un attuale impianto natatorio che (dismesso) diverrebbe a quel punto una palestra attesa ed invocata da discipline (come la ginnastica) a torto o a ragione considerate figlie di un dio minore. La piscina in questione sarebbe l’attuale Manazzon, destinata dunque a diventare struttura polivalente.

Il documento inizialmente previsto per la fine di gennaio è slittato per consentire a Cassa del Trentino di inserire i costi ed i benefici di diverse piscine (tra cui quella di Bolzano) paragonabili alla nostra almeno come bacino di utenza se non come tipo di attività.' Si era partiti dall’'ipotesi progettuale più contenuta: prevede un costo complessivo di otto milioni di euro, con la realizzazione di un unica vasca per le due discipline del nuoto e dei tuffi dalle dimensioni di 51,50 x 21,00 metri. La piattaforma per i tuffi sarà di altezza massima 5 metri in modo da contenere l'altezza del fabbricato.

L'altra ipotesi progettuale, per un importo complessivo di tredici milioni di euro, prevede la realizzazione di un impianto destinato alle attività del nuoto e dei tuffi destinato ad ospitare competizioni di livello nazionale ed internazionale, con una capienza di circa 1000 spettatori. E' prevista la costruzione di due vasche separate , una per il nuoto e l'altra per i tuffi. Ma alla fine nel documento è spuntata la terza idea: in grado di guardare avanti pur senza faraonici investimenti.(g.t.)













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