Pazza primavera, e ci sono già i funghi 

Il micologo: nei boschi sembra autunno e questo favorisce la crescita anticipata dei porcini. Ma attenti a quelli tossici



TRENTO. Questi giorni di primavera assomigliano fin troppo a quelli autunnali e così quei cespi di funghi tipici dell’autunno come chiodini e porcini la cui crescita era stata bloccata dai primi freddi, si risvegliano e crescono fino a poter essere raccolti. Non solo – come spiega Marco Donini micologo e presidente e dell’associazione micologica “Bresadola” – ma questi sbalzi di temperature caratterizzati da piogge frequenti e momenti soleggiati, contribuiscono al mantenimento dell’umidità e quindi alla crescita di quelle specie tipicamente primaverili. “Attenzione perché l’appassionato di funghi in questa stagione non va nei boschi. Piuttosto sono raccoglitori occasionali che magari in una giornata soleggiata si fanno un giro tra i prati e quasi casualmente trovano dei funghi”.

Se si tratta di raccoglitori occasionali i rischi sono ancora maggiori ?

“Sì, sia perché i boschi sono ancora poco frequentati e quindi è difficile incontrare altri fungaioli con i quali confrontarsi, ma anche perché non è ancora attivo nessun tipo di servizio di controllo da parte dell’Azienda Sanitaria”.

Cosa si può trovare adesso?

“Marzuoli e Morchelle che sino i funghi di stagione, poi prataioli sempre al di sotto dei mille metri, perché alle altitudini maggiori c’è ancora la neve”.

Ci sono anche funghi velenosi stagionali?

“Certo adesso è il momento dei funghi tossici che possono anche non essere mortali. C’è comunque il rischio di incappare nell’amanita verna molto simile ai prataioli, ma che è una specie mortale. Per fortuna in Trentino non è molto diffusa, ma essendo bianca come i prataioli è facile confonderla specialmente se non si è esperti”.

Quando verrà ripristinato il servizio di controllo dei funghi in piazza Vittoria?

“Non c’è ancora una data. Si tratta di un servizio che da due anni non svolge più la Polizia Municipale alla quale ci siamo sostituiti come associazione. Ci saranno ancora degli incontri con l’Azienda Sanitaria, ma non c’è nulla di certo”.

Uno stallo dovuto a problematiche particolari?

“Si tratta di un servizio che svolgiamo volontariamente, ma che vogliamo che abbia i giusti riconoscimenti. Ad esempio un volontario deve poter accedere con facilità alla piazza e poter parcheggiare. Diciamo che stiamo discutendo degli aspetti organizzativi che non coinvolgono solo l’Azienda Sanitaria”.

Quindi è da escludere un inizio anticipato del servizio in considerazione che la stagione la si può considerare già iniziata?

“Stiamo valutando anche questa ipotesi. Consideriamo però che i funghi ci sono, ma i fungaioli sono ancora pochi”.

Marco Donini segnala come per il 2018 sia stato organizzato dall’Accademia d’Impresa un corso di formazione per Micologi in due sessioni: la prima dal 23 luglio al 10 agosto e la seconda dall’1 al 6 ottobre, al quale possono iscriversi anche i privati cittadini con l’unico vincolo di aver conseguito un diploma quinquennale. (d.p.)













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