Par condicio, l’Agcom sanziona Trentino Sviluppo 

L’intervento dopo la protesta del M5s per l’incontro di Olivi con Illy candidato Il governatore Rossi: «Rispettiamo la sentenza ma le regole vanno riviste»


di Gianpaolo Tessari


TRENTO. Dalle parole ai fatti. I Cinquestelle avevano segnalato ad Agcom (l’Agenzia per la garanzia delle Comunicazioni) il fatto che Trentino Sviluppo aveva dato notizia sul proprio sito di un incontro pubblico a Rovereto tra il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi e Riccardo Illy, candidato per il Pd in Friuli. Titolo: “Dare anima all’impresa”, venerdì 19 gennaio.

Di questa segnalazione avevamo dato notizia lunedì ed ora (tempi stretti visto che si è in campagna elettorale) è arrivata la delibera di Agcom: Trentino Sviluppo ha infranto la legge sulla Par Condicio. Un’infrazione di cui la società controllata dalla Provincia deve dare conto sul proprio sito, pena conseguenze ulteriori più impattanti.

La vicenda va riassunta. Si deve registrare anche la reazione del governatore Ugo Rossi ed una “perla” del Corecom trentino. Si deve dire che l’onorevole del M5s Riccardo Fraccaro non aveva preso benissimo che a Rovereto (prima a Meccatronica e poi al Muse) si accogliessero esponenti del Pd: in ordine di tempo Matteo Renzi ed Illy, mentre Trentino Sviluppo aveva negato, proprio perchè si era in campagna elettorale, la sede pubblica al proprio leader (e vicepresidente della Camera) Luigi Di Maio.

Su tutta la questione si è avviata una richiesta di istruttoria che Agcom ha affidato al Corecom. Quest’ultimo comitato, riassumendo il carteggio, ha chiesto il non luogo a procedere contro Trentino Sviluppo per due motivi: perché la società, pur essendo tutta pubblica, è soggetta al diritto privato. La seconda motivazione per la richiesta di archiviazione? «Il fatto che il giornale Trentino, pubblicando un ampio servizio sulla vicenda, ha già dato soddisfazione a chi ha fatto l’esposto». Questa parte è stata, comprensibilmente, considerata da Agcom “inconferente”. Nei fatti l’Agenzia ha fatto notare che Trentino Sviluppo ha pubblicato sul proprio sito l’appuntamento di “Dare anima all’impresa” quando ormai “erano stati convocati i comizi elettorali”, ovvero a campagna elettorale già iniziata. In più, scrive Agcom, Trentino Sviluppo vi «ha aggiunto l’indicazione “l’evento è voluto dal Vicepresidente della Provincia Autonoma di Trento e Assessore allo Sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi” con cui si fa riferimento ad un soggetto istituzionale determinato e alla sua carica istituzionale ricoperta nell’ambito dell’ente pubblico controllante, rende il messaggio pubblicato non conforme al requisito di impersonalità». Olivi, qualche giorno fa, aveva detto che (se fosse stato per lui) avrebbe accolto a Rovereto anche Di Maio. Ed il governatore Ugo Rossi che ne pensa? «Non va fatta confusione sulle visite dei politici antecedenti ad Illy. Quando venne Renzi non erano stati convocati i comizi elettorali, quando venne Di Maio sì. E l’esponente del M5s dichiarava di essere in “Rally elettorale”. E noi in campagna elettorale non mettiamo a disposizione di nessuno le nostre strutture. Illy? Posso spiegare: l’assessore Olivi lo aveva contattato mesi fa ma poi si è riusciti a fare l’incontro solo di recente, a comizi elettorali iniziati. Quindi rispettiamo la sentenza di Agcom e Trentino Sviluppo farà la pubblicazione sul sito che deve fare. Una cosa però: noi dobbiamo stare attenti a tutto, quando poi in molti programmi tv sul rispetto della Par Condicio ci sarebbe molto da dire».













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