Palafitte, a Fiavé apre il museo

L'inaugurazione è prevista il 14 aprile: una storia ricca di fascino



TRENTO. L'appuntamento per gli appassionati di archeologia, ma non solo, è sabato 14 aprile a Fiavé, dove verrà inaugurato il nuovo Museo delle Palafitte. Si tratta di una delle 111 località che costituiscono il sito dedicato alle palafitte preistoriche dell'arco alpino entrate a far parte della lista del Patrimonio mondiale dell'Unesco.

Il museo, curato dalla Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento, racconta le vicende dei diversi abitati palafitticoli che si sono succeduti lungo le sponde del lago Carera, bacino di origine glaciale, tra tardo Neolitico ed età del Bronzo.

Gli scavi diretti da Renato Perini, iniziati nel 1969 e proseguiti fino all'inizio degli anni Novanta, hanno portato alla luce resti di capanne costruite sulla sponda lacustre (3.800 - 3.600 a.C), ma anche secondo il classico modello della palafitta in elevato sull'acqua (1.800 - 1.500 a.C. circa).

Un'evoluzione di questa tipologia sono le capanne su pali ancorati a una complessa struttura a  reticolo adagiata lungo la sponda e sul fondo del lago (1.500 - 1.300 a.C.). Negli ultimi secoli del II millennio a.C. l'abitato si spostò sul vicino Dos Gustinaci, dove sono state rinvenute abitazioni con fondazioni in pietra. L'eccezionale stato di conservazione non solo dei pali, ma anche di molti altri materiali organici, rende queste palafitte particolarmente affascinanti.













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