«Nuove telecamere?  Trento è la città che ha già il record» 

L’assessore Italo Gilmozzi avverte il centrodestra:  «Questo tema non va barattato con opere attese»



TRENTO. «Telecamere per garantire la sicurezza? Siamo già una delle città che ha più occhi elettronici in tutta Italia. Ne metteremo delle altre, sono già previste, ma non è questo un argomento su cui si possa impostare una trattativa con il centrodestra sul bilancio». Italo Gilmozzi, è l’assessore che ha la responsabilità del documento economico che approderà in aula del consiglio domani e mercoledì.

Tecnicamente si tratta di un assestamento ma i fondi in arrivo da Roma (18 milioni di euro, frutto di un bando di progettazione, attesi da oltre un anno) danno alla manovra una consistenza financo superiore a quella che va in aula a fine anno. Nelle disponibilità del Comune (grazie ad una serie di giroconti) ci saranno dunque 16 milioni di euro: «Sì, noi siamo disponibili ad intavolare una trattativa con l’opposizione sulla manovra di assestamento, ma lo possiamo fare su argomenti seri. La sicurezza non è nè di destra nè di sinistra, come non lo sono le opere pubbliche. Ci sono opere che servono alla città ed altre che non servono. Le telecamere ci sono, ma altre è già stato deciso di collocarne, per una spesa di 100 mila euro. Possiamo aggiungere ulteriori risorse per questo capitolo ma non è che sicurezza ed opere attese siano alternative» osserva Gilmozzi.

La manovra, per via dei famosi 18 milioni assegnati a Trento da Roma ancora nel dicembre del 2016 per riqualificare il Santa Chiara, permette di mettere in gioco i 12,5 milioni che erano stati messi da parte per gli uffici tecnici del Comune previsti di fronte alla ex casa di riposo di via San Giovanni.

In questo modo ci sono 16 milioni, una vera e propria manna dal cielo, da investire in opere pubbliche. Di questi 4 andranno ad aggiungersi agli 8 stanziati dalla Provincia per la nuova piscina alle Ghiaie, mentre un discreto gruzzolo servirà per adeguare la Blm Group Arena alle nuove regole della serie A del basket: «Altri quattro milioni di euro - continua Gilmozzi - ci consentiranno di fare dei primi interventi sull’area dell’ex Atesina, in via Marconi. Tra le altre voci importanti c’è anche l’arredo urbano di piazza della Mostra, il secondo lotto. Le risorse aggiuntive ci consentono inoltre di riportare il valore della manutenzioni ai livelli dello scorso anno: alla fine del 2017, visto che da qualche parte dovevano effettuare dei tagli, abbiamo dovuto abbassarle».

Insomma se martedì ci dovesse essere disco verde all’assestamento (l’indicazione sarebbe quella di andare anche aldilà dell’orario di chiusura della seduta, prevista per le 21, la città avrebbe un’iniezione di risorse per opere attese. La stessa, discussa, piscina potrebbe avere qualche certezza in più sul proprio destino. Anche perché la data del 2023, quella ipotizzata per il primo tuffo nel nuovo impianto, è tutt’altro che lontana.(g.t.)













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