Nuova giunta, le polemiche continuano 

Oggi l’insediamento in aula. Serra, capogruppo Pd: «Noi con 10 consiglieri, penalizzati. Subito una riunione di maggioranza»


di Sandra Mattei


TRENTO. Il clima, ieri per la prima riunione di giunta comunale, con i due nuovi assessori dopo il rimpasto della settimana scorsa, sembrava sereno. Sorrisi e abiti informali per il sindaco, che ha accolto Corrado Bungaro, nuovo assessore alla cultura e l’ambiente e Alberto Salizzoni, con deleghe all’urbanistica. Il loro ingresso non è stato accompagnato da particolari discorsi: per tutti, sindaco in primo luogo, c’è la consapevolezza di dover mettersi subito al lavoro perché, come hanno sottolineato tutti nelle reazioni delle settimane scorse (in vista ed a rimpasto avvenuto), ora è necessario individuare alcuni obiettivi da concretizzare entro la fine consigliatura.

Corrado Bungaro ha parlato di clima disteso. «Oggi (ieri, per chi legge) - ha riferito - abbiamo iniziato a lavorare subito, per cui non c’è stato tempo di perdersi in convenevoli. Io mi sono occupato di una delibera di routine, il rinnovo dello schema di convenzione tra il Comune e il Mart. Con il collega Salizzoni abbiamo concluso le incombenze per rinnovare il sito, portando un curriculum aggiornato». Ed infatti, sul sito del Comune ora si trovano le due foto con i link del curriculum e degli incarichi affidati dal sindaco Andreatta, che ha sostituito Andrea Robol con Bungaro e l’assessore all’urbanistica Paolo Biasioli (nonché vicesindaco) con Salizzoni. Andreatta ha anche assegnato il ruolo di vicesindaco a Mariachiara Franzoia: un rimpasto che ha suscitato molte reazioni polemiche, non solo nell’opposizione. Se i capigruppo del centrodestra hanno subito chiesto le dimissioni del sindaco, affermando che la giunta va a sinistra e non rappresenta la maggioranza dei trentini, che il 21 ottobre hanno premiato la Lega, anche nei partiti della coalizione le critiche non mancano. Biasioli, che torna in aula da semplice consigliere, così come Andrea Robol (che si è dimesso per candidarsi alle provinciali) ha dichiarato la sua delusione nei confronti del sindaco: «In politica essere fedeli e leali non paga». Non sono più teneri il Pd ed il Patt. Paolo Serra, capogruppo del partito del sindaco, appena tornato dal Vietnam: «Capisco la delusione di Biasioli - afferma- anche perché sono in cinque e l’unica assessora è Chiara Maule, nemmeno eletta. Pattini poi ha dichiarato che voterà solo le delibere proposte dal Patt, quindi non si sa se la maggioranza è così compatta. Anche noi del Pd, che siamo in 10, abbiamo perso un assessore e ne abbiamo due come gli altri partiti. Io chiederò al più presto una riunione di maggioranza, perché dobbiamo capire come andare avanti. Di devono decidere 4 o 5 punti e su quelli essere sicuri che ci sia condivisione. O giochiamo tutti insieme, o regaliamo anche il Comune al centrodestra. I temi sul tavolo sono la revisione del Prg, l’ex Italcementi, la mobilità e gli impianti sportivi, ma il Pd non andrà ad accordi al ribasso. C’è da chiarire anche che ruolo avranno anche Biasioli, Robol, Ducati e Tomasi, rimasti fuori, perché sono quattro voti». Oggi in consiglio ci sarà anche l’elezione del nuovo presidente, che il sindaco ha indicato in Salvatore Panetta, uscito del Cantiere perché non ottenne incarichi.













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