Non ci saranno vigilantes sui bus 

L’annuncio del sindaco in consiglio: «In città non c’è allarme». Guardie sui treni



TRENTO. Niente vigilantes sui bus urbani ed extraurbani di Trento. «In città l’allarme non c’è, né secondo Trentino Trasporti né secondo la politica». Lo ha detto ieri, in consiglio comunale a Trento, il sindaco Alessandro Andreatta, in risposta ad un ordine del giorno collegato al bilancio 2019-2021 dei consiglieri Giuliani, Festini Brosa, Loss, Merler, Coradello che aveva come oggetto proprio il tema dei “vigilantes a Trento nelle piazze e sugli autobus”. «Per quanto riguarda gli autobus- ha precisato il sindaco Andreatta- va fatta chiarezza. Trentino Trasporti ha ritenuto di chiedere una collaborazione per un breve periodo alla polizia locale, dove agenti in borghese hanno effettuato dei controlli sul pagamento dei biglietti. Questo controllo è stato svolto. Poi però le cose sono cambiate. Trentino Trasporti Spa è intervenuta sulla questione con un ottimo risultato. Grazie anche alla salita dalla parte anteriore del bus, i biglietti vengono pagati e si possono controllare gli abbonamenti». Il nuovo sistema ha segnato un risultato importante, ha proseguito ancora il sindaco. Dal 5,34% di persone che non pagavano il biglietto, nel 2007, si è passati allo 0,5% di non paganti del 2017. Per questo Andreatta ha detto di non vedere la necessità di vigilantes sui bus, così come non la vede la Provincia.

È di questi giorni, invece, la decisione, in Provincia, di rendere operative quattro guardie giurate sui treni «ritenendolo inutile su urbano ed extra urbano -ha chiuso il sindaco- Le guardie saliranno a bordo di alcuni treni, in alcuni orari e su alcune tratte».

Sul tema dei vigilantes nelle piazze della città, il sindaco ha precisato che nella delibera provinciale sulla sicurezza( con relativo stanziamento di 50 mila euro) il termine non compare. Noto l’aggiustamento del governo provinciale sulla questione. Non si parla di vigilantes o guardie giurate, ma di un progetto dedicato ai luoghi sensibili, non solo piazza Santa Maria. Attesa, il 31 gennaio, la presentazione delle istanze raccolte fra cittadini, associazioni, enti del centro. Il sette gennaio la discussione in giunta, con l’orientamento di dare vita ad un progetto per la sicurezza che avesse nella partecipazione e nella condivisione una caratteristica importante. Lunedì l’incontro per convocare chi, in Santa Maria, «ha qualcosa da dire in merito». Invitati i residenti, il parroco, un rappresentante dei volontari in servizio nella chiesa, esperti di storia dell’arte, la Fondazione De Marchi, la Casa della Giovane, il Museo storico, i rappresentanti della scuola materna, quelli della polizia locale e della circoscrizione.















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