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Nelle cucine del Cfp anche gli studenti dell’Istituto Agrario

OSSANA. Un pranzo didattico per promuovere la cucina del territorio, quella che parte dai prodotti locali, stagionali, se vogliamo poveri e che si valorizza nell’interpretazione della tradizione. Un...



OSSANA. Un pranzo didattico per promuovere la cucina del territorio, quella che parte dai prodotti locali, stagionali, se vogliamo poveri e che si valorizza nell’interpretazione della tradizione. Un modo per “nobilitare la trattoria”, per usare le parole dello chef Stefano De Lorenzi, titolare dei Due Mori di Asolo, in provincia di Vicenza, erede di una dinastia di cuochi arrivata alla quarta generazione. Con lui il maitre Samuel Baston (ristorante Do Leoni, Venezia), ospiti e collaboratori illustri del Centro di formazione professionale alberghiero di Ossana che hanno accompagnato i ragazzi in un percorso di crescita che in cucina ha mirato a valorizzare lo straordinario bagaglio agro-alimentare italiano e che in sala ha stimolato ad essere veri e propri ambasciatori del territorio, guide competenti per la clientela.

In effetti il pranzo didattico ha visto al tavolo ospiti di assoluto rilievo, per la competenza specifica nella valorizzazione del patrimonio agricolo e alimentare del Trentino e per la conoscenza delle produzioni locali; protagonisti infatti sono stati Fondazione Mach, con il direttore generale Sergio Menapace e il direttore del Centro istruzione e formazione Marco Dal Rì, e Accademia d’Impresa, azienda speciale della Camera di Commercio, con Maria Grazia Brugnara, referente dei percorsi formativi e Paolo Benati, sommelier e docente dell’Accademia per l’area enogastronomica.

Il programma di scambio e studio del Cfp si è arricchito della presenza di un gruppo di alunni dell’Istituto Agrario, all’opera con i docenti del Centro nell’esecuzione di alcuni finger food allo scopo di vedere come i loro prodotti agro-alimentari possono essere valorizzati; esperienza di scambio che i ragazzi di Ossana fanno di converso a San Michele, alla scoperta dei diversi processi produttivi. Ne è uscita un’esperienza di forte collaborazione tra scuola e professionisti di settore, accolta dal direttore Luca Branz, e che, nelle intenzioni degli istituti coinvolti, non potrà che portare a nuove e interessanti iniziative. (almo)













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