il fenomeno

Muse, che record: un milione di visitatori

Il Museo delle Scienze di Trento procede inarrestabile a macinare presenze su presenze



TRENTO. Un traguardo atteso con trepidazione che supera le più ottimistiche aspettative, quello ottenuto dal Muse, che nel pomeriggio di martedì 5 maggio – ha staccato il biglietto numero un milione.

Un milione di visitatori che, in soli 21 mesi dall’inaugurazione del museo, hanno varcato la sua soglia, un milione di persone che soprattutto nei weekend e sfruttando i ponti festivi, e mantenendo un flusso costante nel corso della settimana, hanno avuto modo di visitare gli spazi progettati da Renzo Piano e di non mancare l’appuntamento con un’incursione in città e sul territorio.

Nanna al Museo, i bambini dormono al Muse

E' uno degli appuntamenti più attesi dai bambini: si chiama "Nanna al Museo" e permette a tutti i bimbi dai 5 ai 12 anni di dormire una notte all'interno del Muse, il Museo di Scienze di Trento disegnato da Renzo Piano. Un'intera notte a stretto contatto con la scienza e la storia, tra divertenti laboratori e una dormita (rigorosamente in sacco a pelo) a fianco di dinosauri, linci, orsi e antenati preistorici. Per avere informazioni sulle prossime date, www.muse.it (foto Roberto Nova)

Un trend più che positivo che conferma la grande capacità attrattiva del museo e delle sue proposte culturali, nei confronti della comunità locale, ma anche e soprattutto degli escursionisti e dei turisti. Altro importante dato quello della didattica, che ha mobilitato a oggi più di 450.000 studenti e docenti.

Le ricadute economiche di un afflusso così rilevante e continuo sono ben documentate da uno studio condotto dal museo, recentemente aggiornato. L’ottima performance del 2014, ha fruttato al Muse l’ottavo posto nella graduatoria annuale de Il Giornale dell’Arte, un risultato che colloca il museo fra le grandi istituzioni culturali italiane come gli Uffizi a Firenze, Palazzo Pitti e Castel Sant’Angelo.

Manolo scala il Muse di Trento

Un alpinista di fama mondiale e un Museo da record, firmato Renzo Piano. Ecco le spettacolari foto dell'impresa di Maurizio Zanolla, detto "Manolo", mentre scala le pareti del Museo di Scienze, la struttura di Trento che in soli tre mesi ha superato le centomila presenze (foto Matteo Mocellin) Leggi l'articolo - Guarda il video

Un organismo in evoluzione costante, una fabbrica di cultura, un laboratorio di sperimentazione, una nuova presenza nella geografia della città di Trento: questo è stato il Muse nell’arco dei suoi primi 21 mesi di vita. Fin dai suoi primi passi il museo ha assunto la forma di spazio pubblico, aperto alle più diverse contaminazioni con un programma di mostre, attività, eventi per il pubblico, programmi educativi e di comunicazione della scienza che hanno mobilitato l’interesse di un milione di persone.

E’ questo il risultato che oggi il museo festeggia e che rende in prima battuta orgoglioso il numeroso e composito team e il suo direttore Michele Lanzinger: “Il Muse è una macchina molto strutturata ed efficace grazie a un percorso di ottimizzazione delle risorse messe a disposizione dalla Provincia Autonoma di Trento e dalla capacità di produrre entrate proprie. Questo meccanismo si basa su di uno staff motivato e molto capace.

La Befana porta al Muse migliaia di visitatori

Fino al 7 gennaio la biglietteria online del Museo delle scienze è esaurita. Ieri sono entrate oltre 2500 persone dopo un’attesa in fila di due ore e mezza (foto Panato) - L'ARTICOLO

Il risultato è un’azione che muove su due piani distinti ma integrati: un museo che è e rimane una struttura culturale rivolta alla propria comunità e pertanto partecipe dalla dimensione sociale locale, così come una macchina culturale dallo sguardo internazionale per quanto riguarda determinati settori, come quello della ricerca scientifica e della capacità di attrazione di pubblici al di fuori delle Provincia di Trento, quindi anche una struttura ad alta valenza economica. Un tipo di economia che si traduce in occupazione di qualità e, di nuovo, che si riflette e partecipa alla dimensione economica locale”.













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