il lutto

Morto Eugenio Binelli, storico volto autonomista

Panizza: "Era un pezzo di storia del Patt". Rossi: "Uomo di rigore e responsabilità". Dorigatti: "Difese i valori dei trentini"



TRENTO. È morto Eugenio Binelli, autonomista, consigliere e assessore provinciale e per un periodo anche presidente del Patt. Binelli - ricorda il segretario del Patt Franco Panizza - entrò per la prima volta in Consiglio nel 1978, dopo la battaglia che lo vide protagonista contro l'estrazione dell'uranio in Val Rendena. Dopo una legislatura come sindaco del suo Comune di nascita, Pinzolo, tornò in Consiglio come assessore ai Lavori pubblici nella legislatura in cui il Patt assunse la guida della Provincia. «Con lui oggi se ne va un pezzo della storia delle Stelle Alpine e del successo del Patt, un successo al quale ha contribuito in maniera determinante per tanti anni, anche nei momenti più duri e difficili, con grande passione ma anche con grande competenza», afferma Panizza.

Il presidente Ugo Rossi e la Giunta provinciale di Trento esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Binelli. «Autonomista convinto, personaggio di spicco della politica locale, appassionato di montagna, uomo di grande sensibilità - come testimonia la lettera aperta che fece pubblicare dopo la scomparsa dell'amata moglie Donatella - Binelli - si legge in una nota - si è adoperato con concretezza e con passione per il bene della comunità. Il suo operato è ricordato da tutti per il senso di responsabilità e il rigore, sempre unito all'amore per la sua terra».

«Uomo intelligente e caparbio, Binelli seppe anteporre gli interessi di parte al più alto valore del bene pubblico, pur vivendo l'agone politico con grande trasporto e sincera partecipazione». Così il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti, ricorda l'ex consigliere provinciale e assessorei. «Con la sua dipartita, questa terra perde una delle figure pubbliche che ha saputo fare della difesa delle tradizioni e dei valori più peculiari della gente trentina un tema centrale nel dibattito politico del suo tempo».













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