Mercatone Uno, doccia fredda  per i trentotto lavoratori  

Entro il 10 luglio erano attesi i nuovi contratti, oggi non si conosce ancora il numero di dipendenti  che saranno impiegati a tempo parziale. Stella (Filcams): «Tanti gli interrogativi da chiarire»



SAN MICHELE. Soddisfazione e speranze dei dipendenti del punto vendita di San Michele del Mercatone Uno, per il passaggio di proprietà alla Shernon, si sono di colpo attenuate. Prima di tutto per il mancato arrivo dei nuovi contratti, previsto entro il 10 luglio: tra l’altro, solo dalla loro lettura si potrà capire la percentuale di lavoratori che dovranno accettare i contratti part time imposti dalla nuova proprietà. Preoccupa la convocazione delle parti a Roma al Ministero previsto per la prossima settimana in considerazione anche del fatto che entro il primo agosto era previsto il closing dell’operazione.

Alessandro Stella della Filcams Cgil: «Degli acquirenti dei quali si parlava, alla fine si è presentata solo la Shernon Holding che ha presentato un accordo di acquisto senza possibilità di discussione che i sindacati hanno dovuto accettare per salvare i 2.000 dipendenti ed i 55 punti vendita». Il sindacalista indica le prospettive future: «L’impegno di Shernon è di portare gli attuali 38 dipendenti a 52, ma con un numero attualmente a noi sconosciuto, di part time. Oltre al numero e a chi saranno proposti non sappiamo nemmeno se saranno di 20, 24 o 28 ore. Decisamente dopo tre anni di equa cassa integrazione – ovvero tutti i dipendenti non hanno lavorato lo stesso numero di ore – ci saremmo aspettati qualcosa di più». Il nuovo contratto prevede anche il blocco degli scatti di anzianità per due anni. «Non essendoci proposte alternative e con l’azienda di Imola ormai esaurita - prosegue - non c’erano margini di trattativa. C’è da sperare che questi ulteriori sacrifici possano diventare la base di un rilancio e quindi rivedibili». L’intenzione di incrementare il personale resta comunque un fatto positivo, se consideriamo che per altre sedi si parla di trasferimenti o di cassa integrazione straordinaria a zero ore fino a gennaio 2019, per il personale in esubero. Shernon Holding si è impegnata a creare 300 nuovi posti di lavoro entro il 2022.

La Shernon Holding risulta essere controllata al 100% dalla Star Alliance Limited società con sede a Malta, mentre il capitale sarebbe riconducibile a imprenditori italiani e stranieri. Tra questi l’azienda polacca Black Red White che è tra i maggiori produttori di mobili in Europa con 76 negozi a gestione diretta e circa 800 rivenditori; la turca Dogtas Kelebek, tra i più grandi produttori di mobili per la casa in Turchia con 319 negozi monomarca e una piattaforma di vendita online di mobili per casa e ufficio di cui fanno parte Amazon, Coop, Dalani e Mondo Convenienza. Realtà che dovrebbero garantire la continuità della proposta commerciale per Mercatone Uno che aveva saputo soddisfare al meglio le richieste della clientela. Infatti, quello di San Michele, era fra i pochi punti vendita in attivo della realtà commerciale nazionale, caratteristica che ha permesso di limitare i danni nei mesi di trattativa. (d.p.)

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