Perché io firmo/44

Maurizio Gaio: «Tagliare le indennità per fare buona politica»



TRENTO. Maurizio Gaio, assessore alla pianificazione della Comunità di valle del Primiero, ha deciso di aderire all'appello lanciato dal Trentino per la riduzione delle indennità dei consiglieri provinciali. E lo ha fatto sapendo di aver dato il buon esempio: «Personalmente ho rinunciato al 50% dell'indennità che mi sarebbe spettata: anziché un netto di 666 euro ne piglio infatti 333». Il resto? «Sono riuscito a farlo rientrare nel bilancio come soldi da destinare alla Biblioteca intercomunale. Pensi che la situazione in cui versa rende difficile persino l'acquisto delle ultime novità editoriali».  Gaio però ha anche altre proposte per ridurre i costi della politica: «Concordo con la vostra campagna e penso che si debba ragionare concretamente su come ridurre i costi della politica. Per questo nel mio territorio, il Primiero, è necessario pensare alla fusione dei Comuni».  Un ente unico da Siror a Canal San Bovo per abbattere i costi: l'operazione, a detta di Gaio, sarebbe da un punto geografico più semplice ancora di quella già realizzata in val di Ledro.  E per la politica provinciale? Gaio riflette: «Non dico arrivare anche lì al 50% di taglio, ma di certo fare più del 10%. Perché vede - chiarisce poi - se lo stipendio della politica si limita ad essere un rimborso delle spese sostenute, o poco di più, si è molto più liberi di farla bene. E per questo invito anche gli assessori provinciali a prendere spunto di questo».













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