Macchina con targa estera, maxi multa 

Effetto del decreto sicurezza: sanzione di 713 euro e auto sequestrata a una trentina che guidava il mezzo del marito tedesco



TRENTO. Circolava a Trento con l’auto di famiglia, una vettura in regola, con targa tedesca, intestata al marito, cittadino germanico. Una donna trentina è stata multata con una sanzione di 713 euro e la vettura sulla quale viaggiava è stata sequestrata, il tutto in ottemperanza al decreto sicurezza sull’ esterovestizione dei veicoli. È il primo caso in Trentino, uno dei primi in Italia, così come lo è, di fatto, la vicenda stessa che ha portato alla maxi sanzione ed al sequestro dei veicolo, contro i quali la donna farà ricorso.

La signora, trentina, sposata con un professionista che lavora in Germania, lunedì scorso stava portando i figli a scuola. Oltre confine una fitta nevicata, la sera prima il marito aveva deciso di andare al lavoro in treno, il lunedì successivo. Troppo rischioso viaggiare in macchina con quelle previsioni. L’auto di famiglia quindi l’aveva lasciata alla moglie la quale, al mattino, aveva portato i bambini a scuola, a Trento. Sulla strada di casa però, la donna è stata fermata dalla polizia municipale della città. Gli agenti hanno applicato il decreto, il quale prevede che chi risiede in Italia da più di tre mesi non può guidare una autovettura con targa straniera.

La signora ha cercato di chiarire: la macchina era del marito, cittadino tedesco, che la aveva lasciata alla famiglia, quel giorno, per l’impossibilità di tornare in Germania con il tempaccio previsto. La macchina non era intestata a lei, certo, ma era comunque di famigliae in regola. Il Germania il caso contrario non sarebbe mai potuto accadere. In Italia però sì, tanto che la signora ha pagato subito la sanzione prevista dalla legge, con i vigili urbani a comminarle una maxi multa, 713 euro. Poteva andare peggio, la sanzione può arrivare anche a 2.848 euro. Pagamento immediato, questa la scelta, con il bancomat, là, sulla strada. La donna ha potuto e dovuto fare solo una cosa, in ottemperanza alla norma, dato quello che era previsto per la vettura che lei aveva in uso quel giorno. Auto sotto sequestro, ritiro del libretto di circolazione. È tornata a casa ed ha lasciato la macchina, ormai formalmente sequestrata, nel piazzale. C’erano i figli da andare a prendere a scuola, serviva un altro mezzo, un taxi. Per la nuova legge quella macchina (che sia di famiglia non conta) la donna non la poteva guidare. Esterovestizione del veicolo: una norma entrata in vigore con il decreto sicurezza per stanare chi, immatricolando l’auto all’estero, riusciva ad abbattere la burocrazia e i costi necessari per poter circolare sulle strade italiane, oltre a rendersi quasi irreperibili in caso di multe. Due le possibilità per la signora: comprare e farsi intestare la vettura dal marito, oppure fare ricorso.

(f.q.)















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