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Levico, parcheggio gratis ma con offerta consigliata

Polemica per il cartello esposto alle scuole Degasparris che fissa in almeno 3 euro il contributo “libero” per lasciare la macchina. Fatti intervenire vigili e finanza


di Franco Zadra


LEVICO TERME. Tra le tante voci che alimentano l’entusiasmo per l’apertura del Mercatino di Natale nel Parco secolare Asburgico («Una partenza di tutto rispetto!», sottolineava sabato sera il presidente del Consorzio Levico in Centro, Gianni Beretta), c’è anche chi mette i puntini sulle “i” e avvisa la Guardia di finanza, tanto che poi una pattuglia del 117 è stazionata nel primo pomeriggio nei pressi della scuola G.B. Degasparris.

Il problema è sorto da una segnalazione del consigliere comunale Maurizio Dal Bianco che informava i vigili urbani della presenza di un cartello all’entrata del parcheggio delle vecchie scuole in Viale stazione che testualmente riportava l’indicazione della «Offerta minima consigliata 3 euro» per parcheggiare fino alle 20.

«Il parcheggio – dice l’Assessore al Turismo, Werner Acler – è in una posizione strategica per l’accesso al Mercatino e da altre parti non fanno che lodare il lavoro di questi ragazzi che mettono a disposizione il loro tempo per auto-finanziarsi le attività dell’associazione. A Levico si chiamano i vigili, ma non ho visto il cartello e non so dire come abbiano fatto».

Le due associazioni che sono state coinvolte tramite il Consorzio Levico in Centro e anche le uniche che si erano mostrate interessate a svolgere questo servizio sono il Calcio Levico e lo Sci Club. In questo primo week-end era toccato al Calcio Levico di gestire l’accesso al parcheggio delle macchine dei turisti per il Mercatino.

«Vero è che c’è stato un errore formale – dice ancora Acler – nel voler indicare una tariffa minima, ma che nulla toglie alle buone intenzioni di queste associazioni e non diminuisce in nulla il loro contributo fattivo al buon andamento della manifestazione in corso. Chi vi ha visto un dolo era forse in malafede. L’indicazione del Comune è da sempre di scrivere “offerta libera”, credo che si siano fatti prendere dall’entusiasmo e non avessero alcuna intenzione di imporre una tariffa.

D’altra parte non credo che per i turisti sia stato un salasso, ci sarà pure stato qualcuno che avrà storto il naso, ma penso che i più abbiano invece largheggiato. Se dovessimo metterci a contabilizzare le ore di volontariato che queste associazioni spendono a favore della comunità, senza mai chiedere nulla in cambio, allora credo che non ci sarebbe cifra che possa ripagarli. L’errore formale resta e dalla prossima volta non sarà ripetuto, però la sostanza non cambia. Senza il volontariato non faremmo nulla di quanto facciamo e auspico che questo episodio non mini l’autostima di queste associazioni di cui Levico deve andare orgoglioso».













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