pietro de godenz (UPt) 

«La Sportiva e le Pale, l’abbinata funziona solo a Passo Rolle»  

TRENTO. Pietro De Godenz non cambia idea: «In Primiero si è persa una grande occasione, quella di abbinare un grande marchio, La Sportiva, a un territorio, le Pale di San Martino, e richiamare chi...



TRENTO. Pietro De Godenz non cambia idea: «In Primiero si è persa una grande occasione, quella di abbinare un grande marchio, La Sportiva, a un territorio, le Pale di San Martino, e richiamare chi cerca un certo tipo di montagna». Il consigliere provinciale Upt parla anche da impiantista, lui che è stato direttore degli impianti di Pampeago, presidente dell’Apt e del comitato organizzatore dei Mondiali di sci nordico di Fiemme.

De Godenz, l’assessore Dallapiccola ha detto che il progetto di Lorenzo Delladio potrebbe essere realizzato altrove, la nuova norma per chi smantella gli impianti sta lì a dimostrarlo non crede?

No, io penso che si sia persa un’occasione perché quel progetto si può fare solo sul Rolle.

Perché?

Avere un marchio come la Sportiva sarebbe stato un elemento di riconoscimento per il Primiero. Solo lì ci sono le vere Dolomiti, questo è il valore che non è stato capito. Quell’idea intercettava una nicchia di mercato importante. In val di Fiemme dopo tre campionati del mondo gli sciatori di sci nordico non sono aumentati mentre sono cresciuti esponenzialmente quelli che praticano lo sci alpino. Ci sono i turisti che vogliono gli impianti per salire in quota e quelli che cercano una montagna diversa. Tra l’altro l’impianto di collegamento tra San Martino e Rolle aveva un senso soprattutto in estate, mentre tutti hanno fatto i calcoli solo in inverno: senza gli impianti del Rolle non ci sarebbero più i passaggi per mantenerlo, si è detto. Invece quello che contava era l’offerta della montagna nelle due stagioni.

Vede altri territori che potrebbero essere interessati a progetti di rigenerazione rispetto agli impianti da sci?

È difficile. Questa è una norma interessante che potenzialmente apre degli spazi. Un territorio che vuole riconvertirsi ma non ha la forza economica per fare uno studio e immaginare qualcosa di diverso, viene aiutato economicamente. Questo non cambia ciò che penso della vicenda del Rolle.

Delladio ha detto che per lui il caso è chiuso. Secondo lei?

Vedremo che stagione ne uscirà, quanti passaggi faranno in più, se gli impianti si mantengono. (ch.be.)















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