domani sera a ponte arche

La Sarca tra storia e leggenda raccontata dai suoi 110 ponti

PONTE ARCHE. Il Sarca. Le Sarche. La Sarca. Quanti sono gli articoli che accompagnano questo importante fiume? Per tradizione la Sarca è femmina, ma quando si parla di fiume diventa maschile e quando...



PONTE ARCHE. Il Sarca. Le Sarche. La Sarca. Quanti sono gli articoli che accompagnano questo importante fiume? Per tradizione la Sarca è femmina, ma quando si parla di fiume diventa maschile e quando sbocca dalla stretta del Limarò, quando era ancora piena d’acqua prima degli anni ’60, è femminile al plurale perché si divideva in più Sarche. E che dire del fatto che non c’è ancora un accordo su dove nasca? Addirittura alcuni dicono che la Sarca si chiama solo Sarca da Carisolo in giù. Insomma il mistero si infittisce e intanto lei scorre placida, regalando molta acqua alla produzione idroelettrica, unendo come un ideale ponte il più grande ghiacciaio italiano e il più grande lago italiano.

Sarà questo il tema di quest’anno della ventesima edizione della manifestazione cultural filosofica “Storia leggenda” dal titolo “Il Sarca… le Sarche… La Sarca… e la sarchèta”, nata da un’idea del Gruppo Culturale Fiavè-Lomaso-Bleggio e fatta propria dall’Ecomuseo della Judicaria dalle Dolomiti al Garda, che si terrà domani sera a Ponte Arche alle 20.30 nei pressi del ponte delle Tre Arche, che verrà illuminato per l’occasione (in caso di pioggia al teatro tenda del parco o al Grand Hotel Terme). Il programma, a ingresso gratuito, prevede la proiezione in anteprima del documentario “Ne è passata di acqua sotto i ponti! La Sarca raccontata dai suoi ponti”, una produzione “Araba fenice” basata sulla ricerca realizzata con il contributo della Fondazione Caritro che ha documentato la presenza di ben 110 ponti sulla Sarca. Da questo enorme mole di materiale è nata l’idea di un documentario che contiene una ventina di interviste di tecnici, studiosi e testimoni di fatti allegri ma anche tragici avvenuti lungo il fiume. Ma il vero senso del lavoro è stato nell’individuare i vari significati che il concetto di ponte incarna o ha incarnato, fino a quello simbolico di metafora della vita.

Prima del documentario, i cui autori sono Alessandro Riccadonna, Donato Riccadonna e Mauro Zattera e che si avvale di un cameo di Paolo Rumiz, letture dal racconto “Il ponte sulla Zepa” di Ivo Andric a cura di Rosanna Sega e Paolo Tonelli con le musiche originali (presenti anche nel film) di Valter Tessaris, vincitore del premio come miglior musicista di strada italiano.













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