La Regione assume il «dr Omissis» 

La scarsa trasparenza nelle delibere mentre c’è la conferma per una giunta a sei



TRENTO. La trasparenza nelle delibere della Regione? Lascia a desiderare. Almeno andando a leggere come l’ufficio di presidenza del consiglio regionale abbia assunto la «sig.ra Omissis» e il «dott. Omissis», oltre ad avere prolungato il contratto alla «dott.ssa Omissis». Un esempio di assenza di trasparenza negli incarichi fiduciari, assegnati direttamente. Sul sito del consiglio regionale sono stati pubblicati i decreti di proroga del contratto della segretaria particolare di Thomas Widmann, vice presidente del consiglio regionale (decadrà con la sua nomina ad assessore provinciale). Il nome non viene citato e sostituito da Omissis. Lo stesso Omissis vale per la segretaria particolare del presidente del consiglio regionale Roberto Paccher, Lega e per il segretario del secondo vice presidente Luca Guglielmi, Fassa. In questo caso con effetti anche un po’ comici, visto che una riga sotto all’omissis si legge che al «dottor Iori viene riservato un trattamento» ecc.ecc.

Intanto a Bolzanio ci si dice sicuri che l’accordo per allargare la giunta regionale a sei è praticamente fatto. Conviene alla Svp, che manterrà la promessa di un posto da assessora per Jasmin Ladurner. Conviene ai trentini, che avranno non due ma tre assessori. Servirebbe un motivo particolarmente serio per affossare la proposta di Arno Kompatscher al collega trentino Maurizio Fugatti (Lega). La trattativa, emerge ora, è stata fatta direttamente dai due presidenti, scavalcando la Lega bolzanina, che sarà la «vittima» sacrificale: addio posto in giunta per Rita Mattei (era il nome più probabile).

Come riferito nei giorni scorsi, la prassi è di una giunta regionale con cinque posti, ma il calo degli eletti di lingua tedesca avrebbe comportato un solo assessore sudtirolese, più il ladino e un italiano, accanto a due trentini. Con la giunta a sei, in virtù dei parametri di legge, gli assessori sudtirolesi diventerebbero due, accanto al ladino. E i trentini salirebbero a tre. Fugatti, ha riferito Kompatscher, ha dimostrato grande disponibilità verso l’allargamento a sei. Ma Fugatti non si è confrontato ancora con i leghisti bolzanini, che perderebbero l’assessore regionale. «Non sapevamo nulla di questa proposta», dichiarano gli assessori provinciali in pectore Massimo Bessone e Giuliano Vettorato. Bessone si ripromette di parlarne oggi con Kompatscher e Fugatti.















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