La Lega vuole l'«esercito trentino»

Savoi e Fugatti rilanciano l'idea nazionale: «Utile per le emergenze»


Luca Petermaier


TRENTO. «Una pagliacciata? Macché, la Lega non fa pagliacciate». Convinto è convinto, Alessandro Savoi. Il capogruppo del Carroccio in consiglio provinciale sponsorizza anche per il Trentino la proposta di istituire un «esercito regionale» che affianchi nelle emergenze quello militare. E da Roma Fugatti rilancia: «Idea giusta, anch'io ho firmato quel disegno di legge».
La proposta (volontari adeguatamente addestrati che intervengono in caso di emergenze o calamità) ha già suscitato polemiche a livello nazionale, con l'accusa di voler perseguire fini eversivi rivolta al Carroccio dalle opposizioni. Tiepido anche il Pdl, mentre il ministro della difesa Ignazio La Russa si è addirittura chiesto se l'idea non fosse in realtà un pesce d'aprile in ritardo. Insomma, l'esercito di volontari assomiglia un po' troppo alle già tanto contestate ronde padane, ma dentro la Lega nessuno si tira indietro. Anzi.
In Trentino il presidente del partito Alessandro Savoi si dice pronto a creare un esercito di volontari anche in provincia. «La proposta conferma l'attenzione che la Lega ha nei confronti dell'autonomia regionale. Siamo federalisti da sempre e l'idea degli eserciti regionali lo dimostra ancora una volta. Ovviamente - continua il capogruppo in consiglio - è necessaria una regia a livello nazionale, aspetto che il disegno di legge prevede. Si tratta di una proposta seria e concreta, non certo di una boutade come qualcuno, anche dentro la maggioranza, sostiene. L'esercito potrebbe intervenire in caso di calamità o di emergenze, come quella attuale dei profughi». E, a proposito di profughi, il Savoi-pensiero è molto chiaro: «Visto che li accolgono tutti, li accogliamo anche noi. Ma gli stranieri che arriveranno in Trentino si devono fermare a Marco, dovranno essere controllati e soprattutto rispediti nei loro paesi non appena si calmano le turbolenze, Libia compresa».
Da Roma, il segretario del partito Maurizio Fugatti ricorda di essere tra i firmatari del disegno di legge sugli eserciti regionali e spiega: «E' stata creata una polemica inutile, come spesso accade di fronte alle proposte della Lega. Nessuno dice che questi eserciti si devono sostituire a quelli militari, ci mancherebbe. Però è fuori di dubbio che con il venir meno della leva obbligatoria i militari a disposizione sono in continuo calo. Ecco perché abbiamo pensato di creare eserciti di volontari che - adeguatamente preparati - possano intervenire in caso di calamità, permettendo a militari e carabinieri di dedicarsi ai loro compiti istituzionali. Certo - conclude Fugatti - in Trentino c'è già un sistema di protezione civile molto organizzato e dunque nella nostra realtà un esercito regionale dovrebbe essere creato senza interferire con l'attuale assetto».













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