L’Upt aspetta Valduga ma in rampa di lancio c’è Daldoss

TRENTO. Il centrosinistra autonomista, i suoi segretari, hanno fissato la prossima riunione per giovedì pomeriggio. Il nodo resta quello dell’Upt: il parlamentino del partito di Passamani pareva in...



TRENTO. Il centrosinistra autonomista, i suoi segretari, hanno fissato la prossima riunione per giovedì pomeriggio. Il nodo resta quello dell’Upt: il parlamentino del partito di Passamani pareva in agenda per venerdì ma è chiaro che avrebbe poco senso presentarsi ai segretari dicendo “Noi decideremo il da farsi domani”.

In realtà l’Upt naviga ancora a vista in attesa che i civici di Valduga e Daldoss decidano se scendere in campo o meno. L’incontro con i sindaci è programmato nelle prossime ore ed è chiaro che la presenza o meno dei sindaci di Rovereto e di Pergine non è una questione da poco.

Se ci fosse il sì, per l’Upt vorrebbe dire salutare sia Pd che Patt e fare corsa in solitaria, forze con una lista condivisa fifty-fifty con i civici. Visto e considerato che il Pd ha chiuso la porta ai civici e il Patt non l’hai mai aperta (se non con una riconferma di Ugo Rossi presidente).

Dunque per giovedì l’Upt vuole avere le idee chiare: il piano b, senza Valduga, prevede una rigenerazione forse più soft ma basata sulla apertura comunque ad una componente civica, che a quel punto sarebbe individuata in Carlo Daldoss.

L’Upt cambierebbe nome e avrebbe nell’attuale assessore una guida con un alto tasso di visibilità. A quel punto il “nuovo” Upt non avrebbe più motivo di lasciare il centrosinistra autonomista e la coalizione, rinnovata nella componente civica, potrebbe finalmente concentrarsi sul programma, dando a quella componente un giusto tasso di novità.













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