L’Oltrefersina avvia il progetto di Controllo di vicinato 

Sicurezza. Una decina di persone hanno già aderito al protocollo sottoscritto dal sindaco e dal Commissario del Governo. Il progetto è partito dopo una serie di furti in abitazione 



Trento. Anche la Circoscrizione Oltrefersina, più specificatamente il rione della Bolghera, ha attivato il Controllo di vicinato, il cui protocollo d’intesa è stato firmato il 18 ottobre dal sindaco Alessandro Andreatta e dal Commissario del Governo, prefetto Sandro Lombardi. Si tratta di uno strumento di prevenzione della criminalità basato sulla partecipazione attiva dei residenti in una determinata zona, che collaborano con le forze di polizia statali e locali. Ed in quella zona ad est della città, nel quartiere bene, ricco di ville, case padronali e tante casette, l’attivazione, quasi presaga del protocollo, era iniziata qualche mese addietro.

A spiegarlo Ornella Sester Tecilla, la coordinatrice e referente del primo gruppo attivo nella Circoscrizione Oltrefersina, residente in via Maranza, che nel corso dell’estate si era rivolta alla presidente Simonetta Dellantonio proprio in merito a quanto stava accadendo. «Si erano verificati vari furti nella via – spiega – quindi avevo avvertito la necessita di un maggior controllo, di fare qualche cosa». Ora l’attività di prevenzione è stata ufficializzata per un anno con la firma del protocollo ed attorno alla referente si è formato un gruppo di una decina di persone residenti in zona. Tra loro Luisa Bonetti, professoressa d’inglese che dice: «A Londra, già più di trent’anni fa, erano stati apposti i cartelli che indicavano il controllo nelle vie. Potevano suonare come discriminatori, invece avevano solamente anticipato i tempi».

Infatti, nelle zone dove sono attivi i gruppi, l’amministrazione comunale ha apposto dei cartelli circolari che indicano la presenza degli “osservatori”. «Nessuna ronda - spiega la responsabile – solo un occhio più attento, quando si esce a portare il cane a passeggio, quando si va a fare la spesa, quando si depongono i rifiuti nei cassonetti. Ci teniamo in contatto con un gruppo Whatsapp, ci conosciamo di persona, facciamo rete, poi, se ci dovessero essere segnalazioni da fare, tramite Pec o mail, le inoltro al commissario Agostini della Polizia Locale». Il compito che i volontari della Bolghera hanno - a breve si aggiungeranno quelli di altre parti della popolosa Circoscrizione - è di segnalare situazioni inusuali e comportamenti sospetti; collaborando con reciproca assistenza, sostenendo i vicini anziani e soli, ritirando la posta in caso di assenza, sorveglianza reciproca della case, comunicando rapidamente le informazioni; individuando i fattori di rischio ambientale come la scarsa illuminazione, gli accessi vulnerabili, le persone sole.

Sottoscrivendo le parole del sindaco che ha detto: «Un cittadino attento diventa presidio del territorio». Cinque le Circoscrizioni che finora hanno costituito dei gruppi con il rispettivo coordinatore: Argentario (7 gruppi), Oltrefersina (1), Gardolo (2), Centro Storico-Piedicastello e Povo (1).















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