L’Itea agli inquilini: «Fate voi le pulizie nei palazzi» 

Il caso. La società ha inviato una lettera a tutti gli assegnatari spiegando di aver disdetto i contratti con le ditte e invitando gli assegnatari a provvedere in proprio a cercare alternative


Ubaldo Cordellini


Trento. Fatevi le pulizie condominiali da soli. Si può sintetizzare così la lettera di due pagine inviata da Itea spa a tutti gli inquilini, ma anche ai proprietari che abitano negli immobili dell’ente. Già adesso in alcuni palazzi Itea gli inquilini provvedono in proprio alle pulizie delle aree comuni e alla cura del verde, ma si creano ingiustizie mancanze, dal momento che sono sempre pochi quelli che puliscono per tutti. La classica legge del più furbo. Adesso questo sistema rischia di essere esteso a tutti e anche molto presto.

Il dirigente Calorogero Andrea Aquilia spiega nella lettera che Itea fin dal 2005 si è fatta carico di stipulare contratti con le ditte individuate dagli inquilini, e su loro richiesta, per la cura, la pulizia, la manutenzione e lo sgombero dalla neve del verde e degli spazi comuni, ossia giroscale e piazzali. Il dirigente spiega che questo era stato fatto per «facilitare la convivenza e il benessere negli edifici dove i residenti non riuscivano per varie ragioni a trovare una soluzione condivisa per provvedere autonomamente». Infatti l’articolo 5 del regolamento Itea prevede che le pulizie spettano agli assegnatari, dal momento che non si tratta di un servizio essenziale.

Itea, però, spiega che ha dovuto disdire i contratti in vigore a causa delle nuove norme in materia di contratti pubblici. La disdetta dei contratti avrà effetto a partire dal 30 giugno prossimo. Il Cda, comunque, si è detto disponibile ad assegnare una revoca di sei mesi per permettere agli inquilini di trovare una soluzione alternativa. Per questo L’itea invita gli inquilini a contattare le ditte che stanno attualmente facendo le pulizie per chiedere se sono disponibili a proseguire per altri sei mesi. Gli inquilini che entro il 20 giugno non comunicheranno o di aver ottenuto la proroga dalla ditta attuale o di aver trovato un’altra ditta dovranno provvedere in proprio alle pulizie: «La mancata comunicazione entro il 20 giugno 2019 sarà intesa come decisione assunta dai residenti di organizzarsi in proprio per provvedere autonomamente alla cura e alla pulizia degli spazi comuni».

Gli inquilini, però, non ci stanno dalle case Itea di Piedicastello si sta levando una forte protesta, come spiega una delle inquiline: «Io lavoro tutto il giorno e torno alle 5 di pomeriggio. Non è che poi posso mettermi a pulire e lavare gli spazi comuni. Preferisco pagare quello che c’è da pagare. Tanto più che moltissimi non fanno mai niente. Alla fine sono sempre i soliti quelli che puliscono e si danno da fare. In giro per i palazzi Itea che non hanno la ditta di pulizia va sempre a finire così. Quindi non mi sembra una soluzione giusta. Molto meglio che ognuno di noi paghi a fine del mese quello che c’è da pagare».













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