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L'Europa vuole varare la Macro Regione Alpina

La Bresso incassa i voti favorevoli per l'Eusalp: ecco come potrebbe essere



TRENTO. La strategia per la Macroregione alpina (Eusalp) è a un passo dal diventare realtà. Con 521 voti favorevoli, 78 contrari e 107 astenuti, il Parlamento europeo ha approvato la relazione scritta dall'europarlamentare Pd Mercedes Bresso sulla regione che in Italia comprende Liguria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto, e le provincie autonome di Trento e Bolzano.

«La strategia Eusalp offre ai Paesi della regione un'opportunità per investire in progetti comuni d'impatto europeo, non solo regionale» ha spiegato Bresso in aula. «Regioni ed enti locali dovranno essere pienamente coinvolti nella gestione della strategia se vorremo ottenere dei risultati», ha aggiunto. «Sarà importante che la strategia serva come nuovo strumento di supporto per lo sviluppo economico, la crescita e l'occupazione in queste aree, ma non solo nei settori tradizionali, come turismo ed enogastronomia», «ma anche e soprattutto in settori più innovativi» ha specificato l'eurodeputata.

L'aula di Strasburgo propone quindi la creazione di una piattaforma d'investimento per mobilitare finanziamenti pubblici e privati nella macroregione, sul modello del Piano Juncker. Una proposta che ha già ricevuto in aula l'appoggio della commissaria Ue alle politiche regionali, Corina Cretu. Un'altra parola d'ordine della strategia è «connettività», perché non si può «pensare allo sviluppo di questi territori finché non saremo capaci di connetterli al resto del mondo», ha spiegato Bresso in aula chiedendo «nuove soluzioni» per l'accesso a internet. Connettività non vuol dire solo online, ma anche infrastrutture e trasporti. «Ricordiamo» che le grandi opere previste dal piano per le reti di trasporto trans-europee «dovranno essere connesse a infrastrutture locali, diffuse, efficienti e sostenibili», ha ricordato la relatrice, ma è proprio su questo punto che l'Europarlamento ha mostrato maggiori divisioni.

Critiche sono arrivate da Movimento 5 Stelle e dalla Sinistra unitaria (Gue) per il mancato riferimento alla trasparenza delle opere pubbliche, e in particolare alla linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. Bisogna cominciare a «spendere denaro pubblico per l'interesse pubblico invece che in progetti ridicoli» come la Tav, ha dichiarato Curzio Maltese (Gue). Esiste la «necessità di garantire l'accesso dei cittadini ai documenti relativi alle opere finanziate con fondi pubblici» ha commentato Daniela Aiuto (M5S), e «non finanziare nuovi progetti su infrastrutture di trasporto finché le esistenti continuano a non essere sfruttate appieno»













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